I disagi proprio no, le file al posteggio, i turisti che non sanno dove
sbattere la testa: l’assessore alla mobilità, Mario Di Carlo, non ha capito
lo sciopero dei tassisti, «perché stiamo lavorando insieme da parecchio tempo
e quindi è stata una protesta immotivata». I sindacati dei tassisti chiedono
il rispetto del protocollo d’intesa nel quale erano state assicurate alcuni
servizi. «E proprio su questa strada ci siamo mossi - dice Di Carlo - dei 150
posteggi sparsi per la città, da Montesacro all’Eur, ne abbiamo ristrutturati
68 e per gli altri si sta lavorando. I controlli sule multe vengono fatte: lo
dimostra l’aumento vertiginoso delle multe e, entro l’estate, i taxi
potranno circolare, dalle 22,30 alle 7, in quella di Trastevere, riservata
esclusivamente ai tram. Volevano che venisse modificato il nome del servizio di
taxibus e l’abbiamo cambiato in casabus: ma non è bastato a quanto pare».
Poi c’è la questione del numero unico, una soluzione che non trova il
consenso delle centrali radio taxi. «I sindacati dovranno chiarirsi le idee e
affrontare la cosa seriamente e serenamente». Come, per il momento, sta facendo
l’assessore Di Carlo.
«Il metodo migliore per arrivare ad una soluzione è quello di sedersi ad un
tavolo di dialogo per la trattativa», sostiene Giovanni Carapella, presidente
della commissione capitolina lavori pubblici e trasporti, ricordando di aver «convocato
e ricevuto più volte nella sua commissione le associazioni dei tassisti». «Inoltre
- ha aggiunto l'esponente del gruppo consiliare dei DS - vorrei ribadire
l'impegno preso dall'amministrazione comunale e invitare i sindacati e la Giunta
al dialogo».
Be.Pi.