La tariffa indicata dal Campidoglio è troppo cara e i tassisti chiedono che
sia rivista. In un clima di sospetto verso la categoria, i conducenti di Ostia
scelgono la strada inversa: autoridurre i compensi trattando la revisione al
ribasso con il Municipio e invitando il Comune di Roma a ravvedersi della
svista.
Tutto nasce dalla delibera 644 del 31 ottobre dello scorso anno quando la giunta
comunale approva le nuove tariffe del servizio taxi. In base a questo nuovo
regolamento gli operatori della cooperativa "Radio taxi Ostia Lido"
per i passaggi all’interno del centro urbano avrebbero dovuto applicare una
tariffa pari al doppio di quella del passato. Alla quota iniziale fissa di
partenza nel diurno feriale di 2,33 euro avrebbero dovuto chiedere poi 1,29 euro
per ogni scatto. «Questo perchè il Campidoglio — spiega Maurizio Camponeschi,
presidente della cooperativa che opera con 19 auto — non hanno escluso Ostia
dalla tariffa fuori Raccordo anulare».
In poche parole secondo le nuove tariffe il taxi Ostia per Ostia, per esempio
dal porto all’ospedale, passerebbe da 6 a 12 euro. «Non si tratta di un danno
solo al cliente — chiarisce Gianfranco Malato, dell’Associazione italiana
tassisti — ma anche per gli stessi operatori che a quelle tariffe
diventerebbero poco concorrenti con altre cooperative che potrebbero spostarsi,
per esempio dall’aeroporto».
La distorsione del sistema, segnalata al Municipio XIII, è stata subito presa
in esame dal presidente della commissione Viabilità e Trasporti, Amerigo Olive.
«Facciamo nostra — anticipa — la richiesta dei tassisti di tornare alle
tariffe più economiche e voteremo una risoluzione che costituirà documento
perchè il Campidoglio corregga la delibera integrandola con le giuste
osservazioni degli operatori». Allo studio da parte del Municipio anche
l’istituzione di un punto-taxi presso gli scavi romani di Ostia Antica.