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LA
SPARATORIA DI CORCIANO
Agente
ucciso, Giuliani aspettava
un complice per fuggire ancora
di VANNA UGOLINI
Era per strada, a piedi, all’alba, nella campagna in provincia di Frosinone e,
forse, stava aspettando un complice per fuggire ancora, per nascondersi ancora.
Roberto Giuliani, 39 anni, una decina passata dietro le sbarre, anche quelle del
manicomio criminale di Aversa, per una serie di reati ma, soprattutto per
rapine. Giuliani era ricercato in tutta Italia perchè accusato dalla polizia di
essere uno dei quattro rapinatori che, a bordo di un taxi, avevano fatto un
colpo in una banca di Camucia, in provincia di Cortone.
La rapina aveva avuto poi un tragico epilogo: durante la fuga i rapinatori
incontrarono un’auto della Stradale che cercò di fermarli per eccesso di
velocità. Dal taxi dei rapinatori partì una raffica di colpi che uccise il
giovane agente scelto Luca Benincasa e ferì l’ispettore Lamberto Crescentini.
I quattro fuggirono, abbandonando il taxi alle Quattrotorri. La polizia risalì
ai quattro rapinatori: uno, Marco Silvestri, si costituì pochi giorni dopo, un
altro, Walter Bucciarelli, fu arrestato. Ora in manette è finito Roberto
Giuliani. L’uomo, stando a quanto riferito dagli investigatori presenti
all’arresto, sembrava sfinito dalla lunga latitanza (una quarantina di giorni)
in giro per l’Italia e all’estero. Era tornato in Italia da una settimana e
stava riprendendo contatti con amici e conoscenti, probabilmente per continuare
a nascondersi.
Non ha voluto parlare con gli investigatori e ha chiesto di poter nominare un
suo avvocato di fiducia. Oggi verrà interrogato dal magistrato di Frosinone, località dove è stato arrestato.