Venerdi 15 Febbraio 2002

Taxi, presa la banda dei truffatori
Fiumicino: 14 denunciati e 150 multati. Gli stranieri le loro vittime preferite

di CARLO ROMANO

Se il cliente era straniero, meglio se anziano e con la moglie, meglio ancora se timido come certi turisti giapponesi, neanche azionavano il tassametro quando capivano che, finita la corsa dall’aeroporto di Fiumicino, potevano reclamare esorbitanti tariffe fin a 200 Euro!
Questo ed altro succedeva normalmente agli stalli dei taxi dello scalo aeroportuale Leonardo da Vinci finchè la Polaria e la Polstrada hanno calato il maglio sul sottobosco che proliferava in quelle soste. Più di 150 multe per infrazioni al Codice della strada e a quello della navigazione, 22 carte di circolazione ritirate, 14 denunce per truffa aggravata. Dei tassisti così pizzicati ben 13 sono titolari di regolari licenze e abitano e operano a Roma. Tra i risultati dei controlli condotti nelle ultime settimane dalla Polaria all'aeroporto di Fiumicino per porre fine alle truffe dei tassisti (non solo abusivi) a clienti soprattutto straniera va dunque citato pure il crollo di un vecchio luogo comunei: «All’Aeroporto chi viola sistematicamente norme e regole a danno di viaggiatori e tassisti onesti sono abusivi che spesso sono di fuori Roma», dicono da sempre cooperative e sindacali di categoria. Dai filoni di indagine coordinate dal primo dirigente della Polaria, Felice Ferlizzi, questa volta emerge invece un’altra realtà.
Le mele marce, di età compresa tra i 30 e i 65 anni, sono romane. Ma il campionario dei loro raggiri - banali quanto rapaci se rivolti a gente ignara - non si può ascrivere ai “soliti ignoti". «Da anni autorità e investigatori - rivelano Renato Casali presidente della cooperativa Samarcanda e Carlo Bologna dell’Ait - conoscono nomi, facce, abitudini e misfatti della banda dell’Aeroporto. L’hanno stroncata? Era ora...».
Con un nucleo di personale specializzato spesso in borghese e in collaborazione con la società “Servimax" (cura l'ordine di assegnazione delle corse), usando telecamere fisse mirate sugli “stalli" delle auto pubbliche in zona “arrivi" e sistemi informatici di raccolta dati sui “telepass" in moto, gli agenti hanno intrecciato controlli a tappeto su taxi e auto a nolo verificando il rispetto delle regole di assegnazione delle corse. Tre filoni d’indagine: il primo avviata dopo una puntata di “Striscia la notizia". Nei nastri si vedevano i comportamenti illeciti di 11 tassisti che percepivano somme moltiplicate rispetto al dovuto. Un altro filone ha portato a bloccare a un posto di blocco due tassisti con il “tag trasponder" (telepass) disattivato per eludere i controllo della “Servimax" e fare più corse aspettando meno. Due abusivi sono stati presi dopo denunce di viaggiatori e indagati per truffa aggravata: accettavano clienti fuori parcheggio a prezzi astronomici. Uno è stato denunciato pure per falso materiale: aveva il bollo assicurativo falso. Sulla terza pista sono stati indagati per truffa aggravata due abusivi recidivi, che - dopo aver accolto clienti all'aeroporto - maggioravano le somme pattuite certi di farla franca. Gli atti delle indagini sono stati inviati ai Comandi dei Vigili di Fiumicino e Roma ed alla ripartizione comunale Traffico, per ulteriori misure amministrative come sospensione o ritiro delle licenze.
(ha collaborato Roberta Menegazzi)

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