Venerd 4 Ottobre 2002 |
di ELISABETTA CANTONE
Da piazza di Spagna sparirà il parcheggio. Da Trinità de’ Monti le
bancarelle. Piazza Navona, invece, si riprenderà la sua Befana. Mai più
porchetta e chincaglieria a buon mercato: dall’anno prossimo arriveranno
piccoli banchetti tutti uguali dove il 6 gennaio mamme e bimbi, come avveniva un
tempo, troveranno giocattoli e dolciumi. Non solo. Da questa piazza, che tutto
il mondo ci invidia, verrà eliminato il marciapiede centrale in modo da
raccordare le fontane del Moro e del Nettuno con quella dei Quattro fiumi.
Mentre i marciapiedi che costeggiano gli edifici s’allargheranno di un metro e
mezzo. E’ solo lì che troveranno posto tavolini e ombrelloni: dovranno essere
tutti uguali e in armonia con le meraviglie del Bernini e del Borromini.
Quando accadrà, visto che si tratta di progetti annunciati nel marzo scorso e
che, rispetto al cronoprogramma di allora, hanno accumulato ritardi consistenti?
Roberto Morassut, assessore all’Urbanistica, assicura che «Stavolta la
tabella di marcia sarà rispettata». Eccola. «Nelle prossime settimane
partiremo con via Merulana: marciapiedi più ampi in prossimità degli incroci
con largo Brancaccio e largo Leopardi, nuove panchine e pensiline, bonifica
della galleria dei servizi». Spesa prevista: tre milioni di euro. Durata: un
anno circa. «E agli inizi di novembre - garantisce Morassut - andrà a gara
Trinità de’ Monti. Il cantiere aprirà a dicembre e chiuderà dopo sette
mesi. Sempre a Natale sarà la volta di piazza di Spagna (un anno di lavori).
Costo complessivo: 2milioni e mezzo di euro».
Più nei dettagli. Trinità de’ Monti: nuova pavimentazione, più verde con un
filare di olmi, pedonalizzazione dell’area compresa tra la Scalinata e
l’Obelisco. Piazza di Spagna: unica corsia riservata alle vetture pubbliche e
ai mezzi di soccorso, viene eliminata l’aiuola davanti alle cinque palme,
(dove saranno collocate panchine in travertino). Inoltre i taxi, ora davanti
all’Immacolata, traslocheranno insieme alle botticelle, nell’area tra il san
Giuseppe De Merode e la fermata della metro, che sarà allargata. Uno spazio
dove potrà sostare, ma solo per pochi minuti, chi va a prendere i figli nel
vicino istituto. Nuova location pure per l’edicola all’angolo via Borgognona,
che troverà posto vicino all’American Express a piazza Mignanelli. A
proposito di quest’ultima: sarà pedonale per tre quarti, mentre una serie di
colonnotti, come quelli di piazza del Popolo, delimiterà il corridoio
dove potranno passare le auto dirette al garage. Infine piazza Navona: un
intervento da quasi tre milioni di euro, in calendario per ottobre, che partirà
subito dopo la Befana.
Ma nella Capitale del Terzo Millennio riqualificazione urbanistica e sviluppo
commerciale cammineranno di pari passo. La delibera è stata battezzata Salotti
in città e andrà in Giunta la prossima settimana: l’ha messa a punto
l’assessorato di via dei Cerchi e sostituisce quella del ’91, recependo gli
indirizzi del nuovo Prg. «Una delibera - spiega la responsabile capitolina al
Commercio, Daniela Valentini - che non solo ridisegna l’occupazione di suolo
pubblico nella città storica ma armonizza le componenti dell’arredo urbano
con la qualità e la dimensione degli spazi (che comunque non potranno essere più
di un terzo della superficie totale), chiamando direttamente in causa gli
esercenti. Il 51 per cento dei commercianti di ogni piazza o strada potrà
proporre progetti per l’utilizzo delle aree, che una volta approvati dalla
commissione centrale (composta anche dalle Sovrintendenze e dai Municipi)
diventeranno esecutivi e obbligatori».
Sessantacinque le aree individuate nella delibera: si va dalle piazze tutelate
dal decreto Galasso (tra le altre: piazza del Popolo e Santa Maria in Trastevere)
a San Lorenzo (piazza dei Volsci), Prati (Piazza e via Cola di Rienzo, via dei
Gracchi), all’Eur (viale Europa) a Ostia (Lungomare Toscanelli). Si comincia
con il Pantheon, che a fine mese si trasformerà in uno dei salotti più belli
della città. Anche se in questo caso si tratta di un progetto nato due anni fa.
Poi toccherà a piazza delle Coppelle: tavolini e sedie in ferro leggero e
ombrelloni color ecrù, la proposta che Massimo Riccioli (titolare
dell’omonimo caffé-ristorante) insieme con gli altri esercenti della zona
presenterà mercoledì prossimo al presidente del primo Municipio. Soddisfatto
Giuseppe Lobefaro, che però aggiunge: «Non vorrei che dietro l’istituzione
della commissione centrale si celasse il tentativo di ridurre il peso dei
Municipi sull’occupazione di suolo pubblico».