di MARCELLO PAGLIARI
«Ma come è possibile che in una città turistica non ci sia un taxi?». Lo
ripetono da tempo gli operatori turistici della spiaggia di velluto difronte
alle proteste dei loro clienti quando si recano presso le portinerie o dai
titolari dei ristoranti per chiedere un taxi specialmente nelle ore notturne. Un
danno di immagine non indifferente per la cittadina che, a rigor di logica, non
dovrebbe per nulla avere problematiche di questo genere. «Un handicap che ci
portiamo dietro da anni — spiega il presidente della cooperativa Alberghi e
Turismo Adriano Zoppini — che certamente non ci fa fare bella figura con la
clientela. Anche se è vero che i taxi lavorano nelle ore diurne, non sempre è
possibile averli negli orari desiderati per i clienti che devono recarsi ad
esempio alla stazione o all'aeroporto». Alcuni alberghi utilizzano mezzi propri
per accompagnare la clientela risolvendo così solo una piccola parte del
problema. E di notte? «Negli orari notturni la questione — riprende Zoppini
— diventa quasi drammatica. Dopo la mezzanotte è impossibile godere del
servizio taxi, semplicemente perché i taxi non ci sono. Non sono pochi infatti
i turisti che a quell'ora escono dai ristoranti e devono tornare in albergo o
magari recarsi in qualche altro locale. Gli stessi operatori, anche se
volessero, nel corso della notte non sono in grado di accompagnare i clienti
perché nelle strutture è presente poco personale e l' albergo non può essere
lasciato sguarnito».
Tra le proposte lanciate da Zoppini quella di creare ad esempio una turnazione
tra i tassisti, magari anche con incentivi dell'Amministrazione comunale se ve
ne è la possibilità. «Il tassista — afferma il presidente nazionale
Assohotel Claudio Albonetti — è un piccolo imprenditore con tutte le
conseguenze del caso e la problematica che investe questa categoria riguarda
l'intere cittadina, non solo chi è direttamente interessato. Purtroppo è vero
sono pochi e spesso non ci sono». Albonetti ricorda che non è in discussione
la qualità del servizio bensì il suo eventuale potenziamento con eventuali
soluzioni alternative. «In altre località turistiche le Amministrazioni
concedono permessi, anche stagionali, sul modello del bus navetta a prezzo
fisso. La sperimentazione fatta ad esempio a Livigno, che ha dato buoni
risultati, vede ad esempio piccoli bus a 9 posti circolare in continuazione per
la cittadina collegandone i vari punti. Questi mezzi si fermano a chiamata,
quindi è sufficiente trovarsi lungo il suo percorso. Non si tratta di un
servizio di scarsa qualità ma di alto livello». Il presidente Assohotel
sottolinea inoltre che attraverso questa soluzione, che non prevede costi
elevati, verrebbe data una risposta anche ai disservizi del trasporto pubblico.