Sabato 22 Giugno 2002

Ieri gravi disagi per lo sciopero dei trasporti: bus e metrò fermi per otto ore. Taxi introvabili: i turni non erano stati rinforzati
Fuga dalla città, in fila dietro ai Tir
Dalle 8,30 la protesta dei bisonti: a passo d’uomo su Gra e Pontina

di LUCA BRUGNARA

Mezzi pubblici assenti, traffico impazzito e caldo afoso. Taxi introvabili. E oggi, il week-end di passione per il trasporto si sposta sul Raccordo e sulla Pontina. Con gravi disagi per chi dovrà lasciare la città e raggiungere altre mete. In occasione del Tir-day, infatti, a partire dalle 8,30, gli autotrasportatori romani percorreranno l'intero Raccordo a passo d’uomo, per protestare contro le politiche del governo. I Tir partiranno dall’area di servizio Selva Candida e all’area della Pisana si uniranno altri camionisti per percorrere tutto il Raccordo. I Tir occuperanno per tutta la mattina una corsia, costringendo gli automobilisti a stringersi nelle altre due. Disagi sulla Pontina, perché i camion la percorreranno al massimo a cinquanta all’ora fino a Terracina: andata e ritorno.
Venerdì nero quello di ieri per i romani. Lo sciopero del trasporto pubblico, infatti, ha fatto registrare un'alta adesione. La linea A della metropolitana è stata chiusa alle 9,40, mentre la B ha funzionato al 50%, con corse ogni quarto d'ora. Leggermente migliore la situazione del trasporto in superficie: secondo i dati di Trambus, a scioperare è stato circa l'87% del personale. Le linee della società Sita-Ati, in servizio su Aurelia, Flaminia, Casilina e Tiburtina, hanno funzionato al 50%. E forti disagi anche per i pendolari: i collegamenti con Viterbo, Ostia e Pantano sono stati sospesi dalle 9 alle 17. La Roma- Pantano ha ripreso le sue corse alle 18,10, mentre le altre due ferrovie concesse sono state riattivate un quarto d'ora prima. Fermi anche i mezzi del Cotral e chi è riuscito a raggiungere i capolinea, ha spesso trovato un'amara sorpresa: in via Lepanto, ad esempio, non c'erano i pullman. Secondo Cgil, Cisl, Uil, Faisal-Cisal e Ugl, promotori dello sciopero, l'astensione è stata superiore al 90% raggiunto nell'agitazione del 17 maggio e ci sono state punte di adesione del 100%. Nessun potenziamento del servizio di taxi. «In caso di sciopero del trasporto pubblico - spiegano i responsabili del 3570 e della cooperativa Tevere - è il comune che deve decidere il rafforzamento del numero delle vetture. Questa volta non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione e quindi il servizio è proseguito come in una giornata normale». E i taxi sono stati letteralmente presi d'assalto. Al parcheggio di Termini, la fila, a mezzogiorno, era di un centinaio di persone, costrette ad aspettare in un caldo infernale.
Proprio ieri, intanto, la categoria ha visto la realizzazione di una sua richiesta. Il ministero dei trasporti, infatti, ha concesso ai taxi il passaggio sulla sede tranviaria della linea 8, tra le 22,30 e le 7, tra via Induno e largo Cairoli. «Anche se è solo una goccia nel mare - ha commentato l'assessore alla mobilità Mario Di Carlo - è stata finalmente accontentata una richiesta della categoria». Durante lo sciopero, il traffico è andato in tilt in varie zone della città. San Giovanni, Tiburtina, Porta Maggiore e Tuscolana, nel corso della mattinata, si presentavano con un tappeto di auto e i pochi bus in circolazione viaggiavano carichi di passeggeri, comunque fortunati per essere riusciti a salire.