di LUCA BRUGNARA
Mezzi pubblici assenti, traffico impazzito e caldo afoso. Taxi introvabili. E
oggi, il week-end di passione per il trasporto si sposta sul Raccordo e sulla
Pontina. Con gravi disagi per chi dovrà lasciare la città e raggiungere altre
mete. In occasione del Tir-day, infatti, a partire dalle 8,30, gli
autotrasportatori romani percorreranno l'intero Raccordo a passo d’uomo, per
protestare contro le politiche del governo. I Tir partiranno dall’area di
servizio Selva Candida e all’area della Pisana si uniranno altri camionisti
per percorrere tutto il Raccordo. I Tir occuperanno per tutta la mattina una
corsia, costringendo gli automobilisti a stringersi nelle altre due. Disagi
sulla Pontina, perché i camion la percorreranno al massimo a cinquanta
all’ora fino a Terracina: andata e ritorno.
Venerdì nero quello di ieri per i romani. Lo sciopero del trasporto pubblico,
infatti, ha fatto registrare un'alta adesione. La linea A della metropolitana è
stata chiusa alle 9,40, mentre la B ha funzionato al 50%, con corse ogni quarto
d'ora. Leggermente migliore la situazione del trasporto in superficie: secondo i
dati di Trambus, a scioperare è stato circa l'87% del personale. Le linee della
società Sita-Ati, in servizio su Aurelia, Flaminia, Casilina e Tiburtina, hanno
funzionato al 50%. E forti disagi anche per i pendolari: i collegamenti con
Viterbo, Ostia e Pantano sono stati sospesi dalle 9 alle 17. La Roma- Pantano ha
ripreso le sue corse alle 18,10, mentre le altre due ferrovie concesse sono
state riattivate un quarto d'ora prima. Fermi anche i mezzi del Cotral e chi è
riuscito a raggiungere i capolinea, ha spesso trovato un'amara sorpresa: in via
Lepanto, ad esempio, non c'erano i pullman. Secondo Cgil, Cisl, Uil,
Faisal-Cisal e Ugl, promotori dello sciopero, l'astensione è stata superiore al
90% raggiunto nell'agitazione del 17 maggio e ci sono state punte di adesione
del 100%. Nessun potenziamento del servizio di taxi. «In caso di sciopero del
trasporto pubblico - spiegano i responsabili del 3570 e della cooperativa Tevere
- è il comune che deve decidere il rafforzamento del numero delle vetture.
Questa volta non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione e quindi il servizio è
proseguito come in una giornata normale». E i taxi sono stati letteralmente
presi d'assalto. Al parcheggio di Termini, la fila, a mezzogiorno, era di un
centinaio di persone, costrette ad aspettare in un caldo infernale.
Proprio ieri, intanto, la categoria ha visto la realizzazione di una sua
richiesta. Il ministero dei trasporti, infatti, ha concesso ai taxi il passaggio
sulla sede tranviaria della linea 8, tra le 22,30 e le 7, tra via Induno e largo
Cairoli. «Anche se è solo una goccia nel mare - ha commentato l'assessore alla
mobilità Mario Di Carlo - è stata finalmente accontentata una richiesta della
categoria». Durante lo sciopero, il traffico è andato in tilt in varie zone
della città. San Giovanni, Tiburtina, Porta Maggiore e Tuscolana, nel corso
della mattinata, si presentavano con un tappeto di auto e i pochi bus in
circolazione viaggiavano carichi di passeggeri, comunque fortunati per essere
riusciti a salire.