Via libera ai taxi, nelle corsie attualmente vietate: quelle del tram 8, di
via Prenestina e di via Tiburtina. Lotta ai taxi abusivi, e, ancora, impegno a
migliorare l'immagine e la visibilità della categoria, anche con un apposito
spazio dedicato al servizio taxi nel sito internet del Comune. Sono questi
alcuni punti dell’accordo raggiunto ieri da sindacati e associazioni dei
tassisti con il neo assessore alla mobilità, Mario Di Carlo. Un incontro di
oltre quattro ore che ha portato ad un’intesa sottoscritta da tutte le
organizzazioni, ad eccezione della Uil che si è riservata di farlo dopo un
ulteriore approfondimento.
L'intesa prevede l'attuazione di una serie di impegni che facevano parte del
protocollo siglato con il precedente assessore ai trasporti Simone Gargano,
rimandando ad appositi incontri tecnici l'esame di ciascuna questione.
In particolare, sul fronte delle corsie preferenziali ora vietate, l'assessorato
inoltrerà agli enti competenti la richiesta per renderle accessibili ai taxi.
Di Carlo si è impegnato anche a presentare entro trenta giorni il piano di
fattibilità per la sistemazione dei telefoni pubblici esistenti e delle attuali
localizzazioni dei posteggi e un'ipotesi di piano di localizzazione dei
parcheggi.
Si è deciso inoltre di mettere a punto un piano di comunicazione «per
informare meglio la cittadinanza e i turisti sulle modalità di fruizione del
servizio e sulla trasparenza delle tariffe». L'assessorato si è impegnato
anche ad avviare un tavolo «tecnico-organizzativo» con le autorità
aeroportuali e la società Adr per presentare un'ipotesi di nuova organizzazione
del servizio all'aeroporto di Fiumicino. Non solo. Procederà anche a
regolamentare il servizio «taxibus», accentuando l'impostazione originaria, di
trasporto collettivo integrativo a quello di linea e alternativo all'auto.
Su richiesta dei sindacati e delle associazioni, Di Carlo si è, infine,
impegnato «ad attivare un tavolo istituzionale» con Provincia e Regione «per
attuare tutte le misure necessarie a combattere il fenomeno dell'abusivismo».