Mercoledi 22 Maggio 2002

Il Comune scrive a 410 mila proprietari di vecchi veicoli: 309 euro di contributo dal Ministero dell’ambiente per cambiare carburante. Le proteste dei cittadini
Auto a gas, scatta la corsa agli incentivi
Dal 1° luglio anello ferroviario vietato alle vetture non catalitiche: multe da 68.75 euro

di VERONICA CURSI
Vecchia auto addio. Dal primo luglio l’anello ferroviario chiuderà l’accesso anche alle vetture non catalizzate. Dopo aver salutato, dai primi di gennaio, i vecchi diesel non ecocompatibili, il perimetro definito da Tangenziale Est, via Olimpica, Circonvallazione Gianicolense, via Marco Polo e da via Cilicia, sarà, infatti, inaccessibile ai veicoli "non ecologici“. Con un’unica eccezione: per i residenti che abitano all’interno della cosiddetta fascia verde e per i veicoli addetti al trasporto merci e all’esecuzione di lavori, il divieto di circolazione è infatti fissato al 31 dicembre 2002. Intanto partono però le prime lettere per informare i cittadini. «Dal 27 maggio tutti possessori di auto non catalitiche saranno adeguatamente informati sul provvedimento e sui relativi incentivi» assicurano dall’assessorato all’Ambiente. Via dunque a 410.250 lettere (303.182 a Roma, 107.051 nella provincia) che verranno inviate dal Comune a tutti i proprietari di veicoli non "verdi“ che non siano già ricorsi alla conversione a Gpl o metano. Totalmente esclusi dalla limitazione saranno i veicoli dei disabili, forze dell’ordine, ambulanze, taxi, autovetture a noleggio e Ama.
Un provvedimento non del tutto indolore. La lotta all’inquinamento con l’obbligo di stoppare le auto inquinanti fuori dall’anello ferroviario, provoca non poche lamentele. I cittadini sono infuriati e non intendono assolutamente “buttare" le proprie auto ancora perfettamente funzionanti. L’Associazione culturale Incipit, presieduta da Laura Vanzani, ha raccolto, in questi giorni, piu di 500 firme di protesta. E le lamentele sono sempre le stesse: «Chi mi dà i soldi per comprare una macchina nuova, il Comune?» «E poi con l’impianto a Gpl o metano, non posso parcheggiare la macchina nei garage privati, perché l’impianto a gas è considerato pericoloso. Così sono costretto a trovare un posto per strada, e magari a prendere anche qualche multa, è veramente assurdo». Proprio per dare una mano ai romani, l’assessorato all’Ambiente assicura che «a partire dal 25 maggio, verrà istituito un call center della Sta, pronto a rispondere a qualsiasi tipo di domanda. «Si tratta di un importante provvedimento - afferma l’assessore all’Ambiente Dario Esposito - che mira alla tutela della salute dei romani attraverso l’abbassamento del livello di inquinamento, soprattutto di polveri sottili e benzene. Siamo certi che i cittadini si rendono conto della necessità di questo intervento, come, d’altronde, confermano i dati relativi alle richieste di adesione agli incentivi per la trasformazione dei veicoli a Gpl». «Per migliorare ulteriormente la qualità dell’aria in città,- conclude Esposito - stiamo comunque provvedendo al potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici».
A venire incontro, almeno parzialmente, alle esigenze dei cittadini ci sono gli incentivi messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente: 309,87 euro per ogni auto che verrà convertita a gas, ma neanche un soldo per coloro che dovranno acquistare nuove auto. Eppure sembra proprio che gli incentivi del Ministero siano andati a ruba. «Attualmente, infatti, - riferiscono dall’assessorato all’Ambiente - le adesioni agli incentivi, registrate a livello nazionale, sono del 50% di cittadini romani». Pochi, invece, i finanziamenti provenienti dal Comune. Gli unici incentivi previsti riguardano, infatti, l’acquisto di veicoli per il trasporto merci a basso impatto inquinante (proprio ieri la Giunta ha varato la delibera che stanzia il fondo di 4.648.113,00 euro, circa 9 miliardi di vecchie lire) e quelli relativi ai motorini e alle biciclette elettriche (circa 1 milione di euro, 2 miliardi di vecchie lire). Non tutti però possono accedere agli incentivi per la trasformazione a Gpl o metano. Ne usufruiscono solo i veicoli immatricolati tra il 1988 e il 1992. Ma quanto costa la trasformazione dell’auto? A seconda del modello della macchina, l’installazione dell’impianto a Gpl, può costare da 6.197,00 euro (un milione e 200 mila lire) a 7.230,00 euro (un milione e 400) con eventuali extra che vanno dai 50 ai 100 euro. Per l’impianto a metano con serbatoio da 90 litri la spesa è maggiore: dai 1.000 euro (due milioni) ai 1.110 euro (due milioni 150 mila lire) con l’aggiunta di eventuali extra che non superano i 100 euro. Per modificare l’auto e accedere così all’incentivo, il cittadino deve prenotare la trasformazione presso una delle 250 officine aderenti all’iniziativa che, dopo aver verificato la disponibilità dei fondi, comunica la data dell’installazione dell’impianto a gas, sul veicolo. Per usufruire degli incentivi devono essere presentati tre documenti: un’autocertificazione contenente la certificazione di acquisto dell’impianto come privato cittadino, un documento d’identità o di riconoscimento comprovante la residenza, e la carta di circolazione comprovante la proprietà, la targa del veicolo e l’anno di immatricolazione.
Dal primo luglio i vigili urbani si presteranno al controllo dei veicoli circolanti all’interno dell’anello ferroviario. Saranno istituiti dei blocchi stradali e attraverso il controllo della targa si riuscirà a risalire se i conducenti sono residenti o meno. Chi non rispetterà le nuove norme “antibenzene" andrà incontro a sanzioni molto costose: 68.75 euro per i trasgressori, ovvero la stessa multa che si paga se si attraversano senza permesso i varchi elettronici.