Per due giorni sono stati costretti a rimanere a casa dopo aver atteso a
lungo davanti alla porta l’arrivo del bus “speciale". Nessuno aveva
avvertito le famiglie di quei bambini disabili che il servizio di trasporto
scolastico sarebbe partito soltanto da oggi.
E’ la scandalosa situazione che ha visto come vittime 43 studenti portatori
d’handicap del litorale romano e che ha spinto il presidente del tredicesimo
Municipio, Davide Bordoni, a rivolgersi al prefetto di Roma per denunciare
l’interruzione del delicato servizio pubblico. L’accaduto è nelle parole di
Emanuela Borin, la mamma di un alunno di scuola media che vive a Dragoncello. «Lunedì
mattina — spiega la donna — mio figlio era trepidante per la ripresa delle
lezioni: aspettava quel giorno da una settimana perchè avrebbe rivisto i suoi
compagni. Dopo un’ora d’attesa, però, il pullmino non si è visto. E non
sono riuscita neppure a parlare con l’ufficio del trasporto scolastico. Ho
chiamato un taxi e ho risolto: questo, però, è stato possibile perchè mio
figlio è deambulante. Molti bambini in carrozzina, al contrario, sono rimasti a
casa». Solo successivamente la donna è riuscita a contattare la Trambus, che
si occupa del servizio. «Mi hanno riferito che non hanno ricevuto in tempo
orari e indirizzi dalle scuole» riferisce la signora Borin.
«E’ falso — ribatte però Davide Bordoni — Gli elenchi sono stati
trasmessi dagli uffici sin dal primo agosto. E’ scandaloso ciò che è
successo perchè viene discriminata una categoria di persone già svantaggiate,
per le quali dovrebbe essere assicurato un servizio efficiente.Ogni
disorganizzazione o ritardo in questo contesto è inammissibile. Ho informato
del caso direttamente il prefetto Del Mese perchè prenda provvedimenti».
Dalla Trambus si ammette il disguido. «Purtroppo — si giustificano
all’azienda — ci sono stati problemi organizzativi dovuti al ritardo
nell’indicazione del giorno dell’apertura dell’anno scolastico e alla
scelta di alcune scuole di anticipare autonomamente la data indicata dal
Provveditorato. Le richieste si sono accumulate e c’è stata qualche
sbavatura. Da domani (oggi: ndr) tutto sarà a posto».
G.Man.