di SANDRA CERVONE
«Dalle 20.45 di lunedì i 12 taxi di Gaeta sono ufficialmente fuori legge».
E’ l’amaro commento dell’avvocato Enrico Duratorre in merito alla
situazione creatasi in città dopo il sequestro di macchine e licenze operato
dai carabinieri nei confronti di due tassisti che stazionavano nei pressi della
base USA. I loro taxi erano sprovvisti di tassametro così come lo sono tutti
gli altri che, per mettersi in regola, aspettano l'entrata in vigore del
regolamento comunale già sottoposto al placet del consiglio e in attesa di
essere definitivamente approvato dalla Provincia. Mancando il regolamento,
bisognerebbe sottostare alle normative vigenti che prevedono appunto il
tassametro a bordo di ciascuna autovettura che effettua servizio taxi. I
tassisti di Gaeta, però, potranno lavorare finalmente in tutta tranquillità
solo dopo l'entrata in vigore del suddetto provvedimento, senza più rischiare
ad ogni uscita di essere fermati e di vedersi confiscare il veicolo e ritirare
la carta di circolazione e la licenza. Se i vigili urbani hanno spesso chiuso un
occhio proprio in considerazione dell'ingarbugliata situazione (peraltro già
verificatasi fuori città e risolta felicemente per i tassisti proprio perché
«non colpevoli di ritardi imputabili all'amministrazione»), i carabinieri
hanno dovuto agire dietro regolare denuncia presentata in caserma. Così si sono
recati di sera sul lungomare Caboto, dove stazionano i taxi, ed hanno effettuato
controlli e preso i drastici provvedimenti. Immediata la reazione della
categoria: ieri mattina c'erano numerosi conducenti sotto il Comune mentre il
loro legale incontrava l'assessore ai trasporti Gallo ed il presidente del
consiglio comunale Di Ciaccio. «Vogliamo solo lavorare -lamentano- ma come
possiamo in queste condizioni?». Il più battagliero ha anche piazzato sul
cruscotto della sua auto il cartello "fuori servizio", per utilizzarla
almeno ad uso privato. «Ho presentato una denuncia ai carabinieri -dice- voglio
vedere se intervengono anche contro gli abusivi, mettendo finalmente al bando
tutte le situazioni anomale che ci sono». Ed è per questo che il Comune ha
perciò sollecitato la Provincia affinchè "approvi immediatamente il
regolamento in esame".