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LA
SPARATORIA DI CORCIANO
Poliziotto
ucciso, tra i fuggitivi un altro killer pericoloso
Il mistero
dello zainetto con armi e munizioni: è stato lasciato dai banditi poco prima di
un posto di blocco?
di MARCO DE RISI
Continuano senza sosta nella capitale le indagini per catturare gi ultimi due
ricercati del commando che ha ucciso l'agente della stradale Luca Benincasa, 28
anni, e ferito in modo grave il collega Lamberto Crescentini. Intanto, s'è
appreso che un ricercato sarebbe un personaggio di grande spessore criminale. Un
problema in più per i tanti poliziotti che gli stanno dando la caccia.
Sanno che l'uomo, romano, sarebbe capace di sparare ancora contro la polizia per
sfuggire alla cattura. Proprio come ha fatto la mattina del 22 marzo sulla
Perugia Bettolle contro l'equipaggio della Stradale. Da indiscrezioni, in
passato sarebbe stato coinvolto in episodi simili e che, quindi, già avrebbe
sparato per uccidere. E' per questo che nella massiccia caccia all'uomo di
questi giorni, i poliziotti indossano giubetto antiproiettile e mitra. Intanto,
continuano gli interrogatori dei due criminali finiti in manette: Marco
Silvestri colui che guidava il taxi e di Walter Bucciarelli, uno dei killer
della Perugia Bettolle.
Il tassista è stato accompagnato dalla polizia nei luoghi dove s'era recato con
i tre complici. In questo modo è stato possibile il recupero delle armi, due
pistole una mitraglietta che dovrebbe essere marca "Skorpion". Solo
ieri s'è appreso che lo zainetto è stato trovato ai bordi dell'"E45"
nei pressi di Montone. Pare che la banda l'abbia lanciato dal taxi durante la
fuga quando si è accorta di un vicino posto di blocco. Sembrerebbe anche che la
pattuglia non abbia fermato l’auto con i quattro a bordo presa dopo la fuga al
parcheggio dell’Ipercoop.
Si stanno svolgendo accertamenti sulle armi per stabilire quali abbiano sparato
contro i poliziotti e chi le abbia usate.