di FABRIZIO COLARIETI
E' stato trovato morto nel pomeriggio di venerdì nella sua abitazione di Roma
il 39enne reatino Stefano Pazienza. L'uomo, originario della frazione di
Sant'Elia, è deceduto - secondo la prima ricostruzione dei fatti - a causa di
un overdose di eroina. Un familiare, rientrando in casa, ha dato l'allarme ma
Pazienza era già morto quando sono arrivati i soccorsi. La Procura di Roma ha
disposto l'autopsia e una serie di esami tossicologici affidati al perito. Il
tossicodipendente, già noto alle forze dell'ordine, lascia moglie e due figlie.
Da tempo lavorava a Roma, in un'azienda di arredamenti gestita dai genitori, e
solo nel fine settimana si recava nella frazione reatina dove divideva un
appartamento con sua moglie.
Stefano Pazienza nel novembre del 2000 era rimasto coinvolto in una serie di
rapine a danno di alcuni taxi, sei per la precisione. Scagionato da quella
accusa, le indagini hanno poi stabilito - come ha spiegato il suo difensore
Michele Balacco - che Pazienza era completamente estraneo ai fatti, un altro
reatino per quelle rapine è tuttora ricercato.
Pazienza attendeva l'archiviazione di quel procedimento ma allo stesso tempo
aveva problemi di droga e lo scorso anno finì di nuovo nei guai e sempre per
rapina. Attualmente risultava indagato per il colpo messo a segno all'ufficio
postale di Santa Lucia di Fiamignano, era l'agosto del 2001. Alcuni testimoni,
che si trovavano nei pressi della filiale Pt, riconobbero in una foto Pazienza e
per questo motivo il 39enne operaio era sospettato di aver commesso quel colpo.