Martedi 5 Novembre 2002

Stefano Pazienza trovato morto a Roma. Era rimasto coinvolto nell’inchiesta sulle rapine ai taxi
Stroncato da un’overdose

di FABRIZIO COLARIETI

E' stato trovato morto nel pomeriggio di venerdì nella sua abitazione di Roma il 39enne reatino Stefano Pazienza. L'uomo, originario della frazione di Sant'Elia, è deceduto - secondo la prima ricostruzione dei fatti - a causa di un overdose di eroina. Un familiare, rientrando in casa, ha dato l'allarme ma Pazienza era già morto quando sono arrivati i soccorsi. La Procura di Roma ha disposto l'autopsia e una serie di esami tossicologici affidati al perito. Il tossicodipendente, già noto alle forze dell'ordine, lascia moglie e due figlie. Da tempo lavorava a Roma, in un'azienda di arredamenti gestita dai genitori, e solo nel fine settimana si recava nella frazione reatina dove divideva un appartamento con sua moglie.
Stefano Pazienza nel novembre del 2000 era rimasto coinvolto in una serie di rapine a danno di alcuni taxi, sei per la precisione. Scagionato da quella accusa, le indagini hanno poi stabilito - come ha spiegato il suo difensore Michele Balacco - che Pazienza era completamente estraneo ai fatti, un altro reatino per quelle rapine è tuttora ricercato.
Pazienza attendeva l'archiviazione di quel procedimento ma allo stesso tempo aveva problemi di droga e lo scorso anno finì di nuovo nei guai e sempre per rapina. Attualmente risultava indagato per il colpo messo a segno all'ufficio postale di Santa Lucia di Fiamignano, era l'agosto del 2001. Alcuni testimoni, che si trovavano nei pressi della filiale Pt, riconobbero in una foto Pazienza e per questo motivo il 39enne operaio era sospettato di aver commesso quel colpo.