di MARCELLO GUERRIERI
NARNI — La richiesta ha lasciato a bocca aperta: un narnese ha chiesto
di essere autorizzato ad effettuare il noleggio di una carrozza, come i
fiaccherai fiorentini. Segno dei tempi che cambiano? «Nessuno pensi ad un nuovo
lavoro: magari una integrazione - spiegano dall'Ufficio che rilascia questo tipo
di autorizzazioni - magari un grande amore per gli animali». Fatto sta che il
Comune non ha potuto accogliere la richiesta. Almeno per ora.
E’ tutta una questione burocratica, che pone il freno all’iniziativa, se si
vuole, romantica di un narnese. Lui probabilmente vorrà noleggiarla a coppie di
sposi, ma volendo potrebbe portarci a spasso anche qualche turista. Perché
accade che Narni insieme alla voglia di liberalizzazione delle licenze
commerciali - insomma ognuno può aprire e chiudere quando vuole - mantenga un
"retaggio" antico fatto di forti limitazioni a chi vuole scegliere la
strada del noleggio? Per gli uffici comunali il noleggio di una carrozzella
trainata da uno o più cavalli non è niente di diverso dal noleggio di una
vettura o dal trasporto pubblico effettuato con un taxi o con un autobus.
A Narni non c'è spazio per un altro taxi; né, tantomeno, per nessun altro
pullman da "rimessa". «Vero che siamo indietro però stiamo lavorando
ad un nuovo regolamento - spiega Massimo Fociani, assessore comunale - un
regolamento che non limiti le presenze di chi ha intenzione di acquistare mezzi
propri, ma che, anzi, sia di sprone a nuove attività».
I numeri dei taxì sono da "paese": soltanto due svolgono una attività
continua ed al di là della richiesta della "carrozzella" non si è a
conoscenza di altri che vogliano intraprendere il difficile mestiere. Per i bus
il discorso è molto diverso, anche per loro grandi e ferree limitazioni: un
artigiano che ne volesse acquistare uno dovrebbe entrare in conflitto col
Comune, una cosa che scoraggerebbe chiunque. Chi volesse avviare una qualche
iniziativa di trasporto in un momento di lancio del turismo sarebbe frenato.
Senza dimenticare che a Terni ci sono grandi aziende turistiche che potrebbero
usare questa opportunità.
In Comune promettono di migliorare la situazione e di arrivare alla approvazione
il nuovo regolamento quanto prima possibile.