È durata due ore la protesta dei conducenti del servizio Taxibus. In cinque
sono saliti, ieri pomeriggio intorno alle 17, su una delle finestre dell'aula
Giulio Cesare, facendo sciogliere la seduta del Consiglio comunale. A
convincerli a scendere è stato l'assessore comunale alla Mobilità Mario Di
Carlo, che ha parlato per un'ora con loro e alla fine ha sottoscritto un accordo
in cui s’impegna, entro il prossimo 5 ottobre, a rivedere alcune norme che
stanno penalizzando l'attività. Entro tre mesi Di Carlo troverà una «soluzione
occupazionale per i trenta lavoratori» impegnati nel settore.
«Siamo d'accordo che il servizio taxibus deve finire - ha detto l'assessore -
mi occorre però del tempo per creare le condizioni della vostra ricollocazione».
In pratica si farà in modo di far rientrare i 30 autisti del servizio
all'interno del Bando per circa 300 nuove licenze taxi.
A protestare nell aula Giulio Cesare c'erano una ventina di autisti esasperati.
«Dopo tre anni - hanno sottolineato - non abbiamo ricevuti i fondi previsti per
l' avviamento dell'attività; non ci sono le paline ad indicare le fermate e
siamo oggetto di continue multe da parte dei vigili urbani».