La nuova metro C fa tappa nell’Aula Giulio Cesare. Ed è una sosta cruciale
visto che il progetto marcia con qualche anno di ritardo ed è stato in passato
più volte bloccato in corsa. E nello stesso giorno riesplode e arriva in
Campidoglio la grana dei taxi: la categoria non vuole “intrusi", «i
taxibus devono cambiare nome».
Ma andiamo con ordine. «Abbiamo imboccato il binario giusto», ha promesso
l’assessore ai Trasporti Mario Di Carlo, nella sua relazione annunciando le
novità destinate ad imprimere l’accelerazione tanto attesa. «Cambieremo le
procedure - ha spiegato ancora Di Carlo - il Consiglio Comunale è chiamato
subito ad approvare il progetto preliminare della metro, con tempi certi di
realizzazione. Il capitolato conterrà sin dall’inizio il piano di
cantierizzazione, i Municipi possano predisporre la mobilità alternativa. Ci
sarà poi una camera arbitrale per dirimere i contenziosi».L’assessore ha
chiuso il suo intervento chiedendo l’unanimità.
Ma il voto plebiscitario non c’è stato. Sia perché è slittato a lunedì
prossimo, sia perché An ha già annunciato che si asterrà. «Chiediamo una
commissione speciale, dove tutti devono essere protagonisti maggioranza e
opposizione - ha motivato la scelta il capogruppo, Bruno Prestagiovanni - dovrà
monitorare lo stato di attuazione, i processi amministrativi e il quadro
strategico del settore. Il tema della metropolitana è stato sempre trattato dal
Comune con demagogia». Diversa la posizione del Ccd-Cdu che voterà a favore.
«L'intesa tra governo, Regione Lazio e Comune - spiega il capogruppo Di Stefano
- ritengo sia di buon auspicio per una corretta gestione dei problemi legati al
trasporto pubblico. Il Ccd-Cdu dirà sì alle nuove linee della metropolitana».
Sulla stessa lunghezza d’onda ma con sfumature diverse il capogruppo di Forza
Italia, Fabio De Lillo: «Le nostre riserve restano, avremmo optato per una
linea leggera, meno invasiva - spiega il consigliere azzurro, dettando le sue
condizioni - chiediamo l’accoglimento di un emendamento sulle regole che
dovranno precedere le cantierizzazioni e la nascita di un Osservatorio sulle
metropolitane».
Se ne riparlerà lunedì prossimo quando le delibere si metteranno ai voti. E già
all’orizzonte si aprono altri fronti, primo fra tutti la prossima gara per la
gestione del trasporto pubblico su gomma che tiene in ansia i lavoratori di
Trambus. Lotto unico o smembramento?
Intanto, nel giorno delle metropolitane i riflettori sono stati puntati sui
tassisti. I rappresentanti della categoria hanno protestato in Campidoglio
divisi da una balaustra dagli autisti dei taxibus. Dopo qualche ora stati
ricevuti dal presidente della Commissione Trasporti, Giovanni Carapella e da
esponenti dell’opposizione. Al termine dell’incontro non hanno cambiato
idea: se i taxibus non cambieranno nome confermeranno lo sciopero per il
prossimo 27 giugno.