Per la Sta quella di ieri è stata una giornata a velocità quasi
“normale". Non così per il sindaco Veltroni punta il dito contro il
governo e contro i vigili riuniti in assemblea da un sindacato autonomo. Diverso
l’obiettivo dell’assessore ai Trasporti, Mario Di Carlo (vedi intervista qui
a fianco) che chiama in causa la Regione. Cronaca di un giorno letto in vari
modi ma vissuto nell’ingorgo. Anche se per la Società che studia i flussi
automobilistici «la circolazione è stata caotica ma senza nessun blocco totale
del traffico». Nello stesso comunicato traspare un senso di sollievo per la
velocità media che sulle strade principali è stata leggermente inferiore allo
scorso lunedì e in alcuni punti,(la Tuscolana, ad esempio) addirittura
superiore.
Questo il freddo dato statistico. Magra consolazione per una città da sempre in
overdose di lamiere e di smog che ieri - elaborazioni a parte - si è bloccata
ancora. Come rileva lo stesso sindaco Veltroni: «In questi giorni, Roma, come
tutte le altre grandi città del Paese, è stata sottoposta a una pressione
insostenibile. È necessario che il governo si attivi sul fronte delle vertenze
sui servizi». «I disagi sono stati evidenti - ha ammesso il primo cittadino -
e non è stato certo d'aiuto che un'organizzazione dei vigili urbani abbia
ritenuto, poco responsabilmente, di indire un'assemblea in una situazione già
difficile».
Lo sciopero aveva infatti per la Capitale un effetto doppio a causa della
manifestazione nazionale degli autoferrotramvieri, in corteo ieri mattina da
Piazza della Repubblica a Ss.Apostoli. E triplo per l’assemblea generale dei
vigili urbani, convocata dal sindacato autonomo Ospol. Lo sciopero ha poi creato
anche lunghe code di persone in attesa di poter prendere un taxi. A Termini si
è formata una fila di circa 200 metri (il servizio non era stato potenziato).
Il resto è un fiume di auto, in centro come in periferia, nonostante la ben
nota saggezza dei romani che in molti casi hanno scelto di prendersi un giorno
di ferie o di non di mandare i figli a scuola (cosa che deve aver influito non
poco sulla velocità media rilevata dalla Sta). L'adesione allo sciopero è
stata alta. Secondo l' Atac, alle 17 (ora d' inizio della seconda fascia di
servizi minimi garantiti) si erano fermati il 90,22 per cento degli autobus
delle linee centrali e il 60 per cento delle periferiche. Ferme dalle 8.30 alle
17 le linee A e B della metropolitana e le ferrovie regionali Roma-Viterbo,
Roma-Pantano e Roma-Lido, che nelle fasce garantite (dall' inizio del servizio
alle 8:30 e dalle 17 alle 20), hanno assicurato un numero di collegamenti
intorno al 55 per cento del normale. Il Cotral ha registrato, invece, un'
adesione dell' 81,70 per cento degli autisti, con la cancellazione dell' 81,24
per cento delle corse.
C.Mar.