di ITALO CARMIGNANI
PERUGIA - Il messaggio al telefonino era breve, ma chiarissimo: «Attenti,
polizia». Chiara, amica del cuore di Massimo, l’aveva lanciato poco prima
delle tre. E Massimo, da due ore in discoteca, aveva fatto un po’ di conti con
il suo fegato. «Due Negroni, mezzo gin-tonic: non ci siamo. Se mi fermano,
addio patente». E allora? Semplice. si tira tardi, finché la polizia non si
stanca. L’illuso: completa di etilometro, ambulanza e laboratorio mobile, la
polizia resterà fino alle otto del mattino. A Massimo e gli altri amici rimarrà
solo una strada di casa: il ritorno in taxi. Come facevano le rock-star di una
volta, anche loro fatte di alcol e di molto altro.
Benvenuti alla periferia di Perugia dove va in onda l’ultima moda in fatto di
cambio di abitudini imposte dal nuovo codice stradale. Domenica all’alba, la
decisione di Massimo l’hanno dovuta prendere anche altri cento ragazzi, dopo
essere rimasti praticamente intrappolati dentro al locale. E probabilmente nel
prossimo week-end saranno ancora di più a seguire lo stesso esempio. Tutti
coloro che non vogliono rinunciare al drink in discoteca, o, più semplicemente,
al bicchiere di vino a cena, o al calice di champagne beneaugurante al
matrimonio. Se non hanno nessun savio che li porta a casa, è meglio farsi
portare da chi lo fa di professione, come i tassisti. Probabilmente è anche
l’alba di un nuovo mestiere, il "riaccompagnatore".
Esagerazioni? Macché. Cambiano le abitudini perché il codice non scherza:
stavolta bastano davvero un paio di bicchieri di vino per arrivare a quel 0.5,
limite dei sobri. A Padova, per esempio, si segnalano altre mode: è trendy bere
sidro, buono e analcolico. Mentre a Bologna mamme e papà si offrono per
accompagnare a turno figli e loro amici, anche a bordo maxi-furgoni. Oppure si
tira a sorte: chi della compagnia tira il cerino più corto, non beve e guida
l’auto. Anche alle quattro di mattina, si fa a turno. Cambiano i tempi e il
bicchiere della staffa è diventato della staffetta. D’altra parte la polizia
stradale avverte: «E’ inutile essere tolleranti. Passati una volta indenni al
controllo, i ragazzi ci riprovano». L’esempio arriva ancora da Perugia, ma
vale per tutta l’Italia: le auto controllate sono state 215, al test dell'etilometro
sono stati sottoposti 92 guidatori: dodici sono risultati positivi con valori
superiori alla nuova soglia. Praticamente, oltre il quindici per cento dei
giovani non era in grado di guidare l’auto in modo corretto, almeno secondo il
codice. E neanche a dirlo, erano undici ragazzi e una ragazza. Ma i dati
sconcertanti sono altri. Ancora la polizia: «Dei dodici casi - fanno notare -
solo uno era fra lo 0.5 e lo 0.8, la vecchia soglia. Otto casi sono risultati
superiori a 1.20, ed uno addirittura con un valore di 2.20. Una situazione,
quest'ultima, molto vicina a problemi sanitari, di coma etilico. L’ultimo
guidatore è risultato positivo anche a cocaina e cannabis».
Alcol, ma non solo. L’altra notte a Perugia è stato sperimentato per la prima
volta anche un altro test per stabilire se il guidatore sia o meno sotto
l’effetto di stupefacenti. Il dieci per cento delle persone fermate l’altra
sera, infatti, ha dovuto anche baciare un tampone di carta assorbente. Il nome
del sistema è tutt’altro che romantico: si chiama "Cozart Rapiscan"
e stabilisce anche il tipo di droga assunto. Così la metà dei controllati sono
risultati positivi alla cocaina. La loro positività è stata poi confermata dal
"Triage", precedente al "Cozart", anche questo sperimentato
per la prima volta a Perugia dall’allora questore Nicola Cavaliere. Il "Cozart"
come il "Triage", però, è diverso dall’etilometro: non comporta
solo il ritiro della patente, ma in certi casi anche una denuncia per spaccio. E
i ricorsi, come nello sport con il doping, si sprecano. La polizia, però, non
si scoraggia. E’ ancora troppo alta la casistica (il venti per cento) degli
incidenti stradali dovuti a alcol o droga il sabato notte. E a volte, come nella
vicenda di un diciottenne perugino fresco di patente, finito contro un albero
perché vittima di un colpo di sonno da alcol, i controlli servono. Fino a
salvare la vita.