Giovedi 7 Marzo 2002

I controlli sono scattati in seguito all’allarme del Prefetto. I conducenti senza licenza offrivano tariffe più vantaggiose
Taxi, trappola per 15 abusivi
Blitz dei carabinieri alle stazioni: sequestrate le auto degli irregolari

di PAOLA VUOLO
«Cercate un taxi? Andate a San Pietro? Prego, datemi la valigia, vi faccio una tariffa speciale». Oppure. «In quale albergo andiamo? Se volete poi vi accompagno a visitare la città, per il prezzo ci metteremo d’accordo». Così, più o meno, Renato (il nome è inventato), tassista abusivo napoletano, abborda i clienti alla stazione. Renato è stato "beccato" in flagrante, insieme ad altri 14 colleghi, dai carabinieri del Nucleo radiomobile: le auto dei tassisti illegali sono state, per ora, sequestrate e gli abusivi dovranno pagare una contravvenzione di 200 euro.
I controlli sono scattati in seguito ad alcune indicazioni fornite dai tassisti e dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in cui il prefetto Emilio Del Mese ha affrontato il problema dell’abusivismo in generale, ed in particolare quello che riguarda le auto non autorizzate dal Comune.
I carabinieri guidati dal colonnello Rinaldo Ventriglia hanno tenuto d’occhio per oltre un mese le stazioni più importanti: Termini, Ostiense e Tiburtina. Muniti della telecamera Provida installata nelle gazzelle hanno seguito i tassisti nei loro percorsi, filmando gli spostamenti degli abusivi. Che, fermi alle stazioni, per non suscitare diffidenza nei clienti, avevano auto bianche come i taxi regolari.
I clienti venivano convinti dagli abusi a salire sulle loro auto, soprattutto dall’offerta di tariffe e tempi di attesa solo in apparenza inferiori a quelli dei taxi regolari. In realtà il prezzo della corsa era maggiorata, ma non di moltissimo, in modo da evitare reclami e proteste da parte dei clienti.
La telecamera dei carabinieri ha filmato per tutto il tempo dell’indagine le facce degli abusivi, la loro abitudine di incolonnarsi di fronte ai tassisti regolari e la prontezza con cui si avvicinavano ai clienti. E c’è un altro particolare: gli irregolari avevano messo in conto il rischio di essere controllati e restare per un po’ senza macchina. Per questo usavano automobili vecchie, di seconda mano, Opel Corsa e Renault adattate a taxi. Macchine pagate pochissimo, la cui perdita, nel caso di un sequestro, non avrebbe influito molto sul danno economico.
Quando i carabinieri hanno deciso di intervenire hanno fermato i 15 taxi irregolari in pieno percorso, sentiti i passeggeri che hanno dichiarato di essere saliti su quello che per loro era un taxi con tanto di tariffa da pagare.
Ai 15 tassisti abusivi(oltre all’uomo che abbiamo chiamato Renato c’è un altro napoletano) sono state sequestrate le auto in base all'articolo 28 del codice della strada che prevede una destinazione diversa del proprio veicolo, che diventa così una vettura di pubblico servizio con relativa trascrizione sulla carta di circolazione.

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