di CARLO ROMANO
Domani lo sciopero dei mezzi pubblici, ieri il caos con i tram fermi, la
difficoltà di trovare un taxi per andare dall’aeroporto di Fiumicino a Roma,
il traffico impazzito intorno alle stazioni Termini e Tiburtina per riuscire a
prendere i pochi treni che partivano, ma anche intorno a viale Eritrea, chiusa
da quando tre giorni fa l’asfalto ha ceduto in più punti e i bus sono stati
deviati su via Tripoli.
Questo il riassunto di quello che ci aspetterà domani: saranno a rischio per
quattro ore, dalle 10 alle 14 bus, metropolitane e ferrovie concesse per lo
sciopero indetto dagli aderenti al sindacato autonomo Cnl di Atac, Trambus,
Met.Ro, Sita-Ati e Cotral. Tutte le vetture in servizio all'inizio dello
sciopero arriveranno al capolinea. Nello stesso giorno è previsto il corteo dei
Cobas scuola che sfilerà in centro, da piazza della Repubblica a piazza Santi
Apostoli. A Roma e nel resto del Lazio lo sciopero, fa sapere l'Atac, si svolgerà
con queste modalità: i conducenti di bus e tram, i macchinisti delle linee A e
B della metropolitana e delle ferrovie in concessione Roma Pantano, Roma Lido e
Roma Viterbo che saranno in servizio al momento di inizio dello sciopero
dovranno terminare le corse e arrivare al capolinea. Potrebbero fermarsi anche i
bus extraurbani nelle altre quattro province del Lazio. Alle 14, bus, tram e
metropolitane usciranno dai depositi per raggiungere il capolinea di partenza.
Potranno scioperare anche operai e impiegati con le stesse modalità del
personale viaggiante. In rispetto delle norme di legge sul diritto di sciopero
saranno garantiti tutti i servizi di controllo e sicurezza pronti a intervenire
in caso di necessità. Fino a venerdì proseguono poi le assemblee dei vigili
urbani nei vari gruppi della municipale per discutere il regolamento del Corpo,
mentre da oggi sono in assemblea i dipendenti degli uffici postali.
I disagi di ieri sono iniziati la mattina presto. Il danneggiamento della linea
aerea dei tram, a viale Liegi, ha creato disagi alla circolazione per quasi due
ore e bloccato le corse dei tram 3 e 19. La linea sarebbe stata danneggiata da
un camion che ha urtato un albero i cui rami sono poi finiti sulla rete
elettrica causando il blocco della tensione. Un servizio di navette è stato
subito istituito da piazza Galeno a Valle Giulia per la linea tre e da Piazza
Galeno a piazza Risorgimento per la linea 19.
Disagi per chi restava in città, ma anche per chi ha provato a prendere un
treno o un aereo. A Fiumicino e Termini è stata una giornata di passione. La
protesta dei dipendenti della Ligabue, la ditta di catering chiusa a novembre,
che hanno occupato i binari, ha paralizzato i collegamenti tra l’aeroporto
Leonardo da Vinci e la città per tutta la mattinata: i treni della Leonardo
express sono rimasti fermi fino alle 19. Una protesta proseguita sui binari
della stazione Termini, dove i dipendenti delle imprese di pulizie continuavano
a bloccare il traffico ferroviario occupando i binari. Trenitalia ha dirottato
alcuni Eurostar, come quelli per Bergamo e Milano, sulle stazioni Tiburtina e
Tuscolana. E da quel momento si è scatenata la caccia al taxi. File infinite ai
parcheggi delle stazioni per tutto il pomeriggio.
(ha collaborato Luca Brugnara)