ROMA - Per il traffico nelle principali città italiane è stato un mercoledì
nero. L'alta adesione allo sciopero proclamato dai sindacati nel settore del
trasporto pubblico locale ha causato grandissimi disagi fin dalle prime ore del
mattino. I disagi si sono protratti per tutta la giornata, soprattutto a Roma e
Milano.
Grande la soddisfazione dei sindacati per il successo dell'iniziativa: per Filt
Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti l'adesione allo sciopero è andata ben oltre il
90% dei 120 lavoratori del settore del trasporto pubblico locale, con punte
anche del 98%. Proteste, invece, da parte delle associazioni dei consumatori,
per le quali non è giusto far pagare ai cittadini il prezzo delle pur giuste
rivendicazioni sindacali. Lo sciopero di ieri, infatti, è stato proclamato
nell'ambito della vertenza per il rinnovo del biennio economico del contratto di
settore, con i sindacati che chiedono un aumento lordo in busta paga di 106,39
euro (206.000 delle vecchie lire), pari al recupero dell'inflazione per gli anni
2002-2003.
Il calvario per gli automobilisti e i pendolari di tutta Italia è cominciato
dalle prime ore della mattinata. Ingorghi e incolonnamenti dalle periferie verso
i centri cittadini si sono verificati un po’ ovunque. Nella capitale, dove
forse si sono registrati i maggiori disagi, l'azienda di trasporto Atac ha
ammesso che nove bus su dieci ieri sono rimasti nei depositi, avendo scioperato
il 93% dei dipendenti; blocco pressochè totale anche delle due linee della
metropolitana (con un'adesione del 73%), sulle quali i treni hanno ripreso a
circolare verso le 17.
Critica la situazione del traffico anche a Milano, dove per tutto il giorno sono
stati presi d'assalto i taxi. Nel capoluogo lombardo la situazione si è fatta
più seria a partire dalle prime ore del pomeriggio, quando è cominciato
l'afflusso verso lo stadio Meazza per la partita Inter-Ajax. Blocco quasi totale
dei mezzi pubblici e traffico in tilt anche a Torino, dove alla protesta
sindacale ha aderito il 95% dei lavoratori del personale viaggiante dell'Atm,
con code e rallentamenti sia all'ingresso che in uscita dalla città. Massiccia
l'adesione allo sciopero anche nelle Marche, in Puglia e in Calabria.