Gioved 26 Settembr 2002

Bus, metrò e tram fermi:
paralizzate le grandi città

ROMA - Per il traffico nelle principali città italiane è stato un mercoledì nero. L'alta adesione allo sciopero proclamato dai sindacati nel settore del trasporto pubblico locale ha causato grandissimi disagi fin dalle prime ore del mattino. I disagi si sono protratti per tutta la giornata, soprattutto a Roma e Milano.
Grande la soddisfazione dei sindacati per il successo dell'iniziativa: per Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti l'adesione allo sciopero è andata ben oltre il 90% dei 120 lavoratori del settore del trasporto pubblico locale, con punte anche del 98%. Proteste, invece, da parte delle associazioni dei consumatori, per le quali non è giusto far pagare ai cittadini il prezzo delle pur giuste rivendicazioni sindacali. Lo sciopero di ieri, infatti, è stato proclamato nell'ambito della vertenza per il rinnovo del biennio economico del contratto di settore, con i sindacati che chiedono un aumento lordo in busta paga di 106,39 euro (206.000 delle vecchie lire), pari al recupero dell'inflazione per gli anni 2002-2003.
Il calvario per gli automobilisti e i pendolari di tutta Italia è cominciato dalle prime ore della mattinata. Ingorghi e incolonnamenti dalle periferie verso i centri cittadini si sono verificati un po’ ovunque. Nella capitale, dove forse si sono registrati i maggiori disagi, l'azienda di trasporto Atac ha ammesso che nove bus su dieci ieri sono rimasti nei depositi, avendo scioperato il 93% dei dipendenti; blocco pressochè totale anche delle due linee della metropolitana (con un'adesione del 73%), sulle quali i treni hanno ripreso a circolare verso le 17.
Critica la situazione del traffico anche a Milano, dove per tutto il giorno sono stati presi d'assalto i taxi. Nel capoluogo lombardo la situazione si è fatta più seria a partire dalle prime ore del pomeriggio, quando è cominciato l'afflusso verso lo stadio Meazza per la partita Inter-Ajax. Blocco quasi totale dei mezzi pubblici e traffico in tilt anche a Torino, dove alla protesta sindacale ha aderito il 95% dei lavoratori del personale viaggiante dell'Atm, con code e rallentamenti sia all'ingresso che in uscita dalla città. Massiccia l'adesione allo sciopero anche nelle Marche, in Puglia e in Calabria.