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Finamore,
ex tassista ora consulente:
«Sessantaquattro nuove postazioni»
Lui sì che può parlare di
traffico, di corsie preferenziali violate, di posteggi insufficienti, di
abusivismo in aeroporto, di periferie irraggiungibili. Perché Achille Finamore,
64 anni, guida il taxi da quando ha finito il militare, e adesso tutto quello
che visto, imparato, subìto in quarant’anni di mestiere gli servirà per
lavorare accanto all’amministrazione. Mario Di Carlo l’ha voluto un mese fa
nel suo assessorato alla mobilità come esperto della materia, consulente,
tecnico. E’ stato Achille in queste settimane, dopo una serie di sopralluoghi
a rimettere in piedi, ridisegnare, ampliare sessantaquattro postazioni taxi,
centrali e non (come piazza Bologna, piazza Tuscolo, stazione Tiburtina) con
strisce e segnaletica. «Adesso mancano le colonnine telefoniche, e forse questo
potrà essere un primo passo verso il numero unico», spiega Achille che già
pensa ad altro, a creare nuovi parcheggi, per esempio, davanti agli ospedali (Bambin
Gesù e San Filippo Neri), ma anche oltre il Raccordo anulare.
E il 3 maggio, giorno in cui l’assessore Di Carlo ha convocato le
organizzazioni sindacali, ci sarà anche lui. Sul tavolo le questioni affrontate
nel protocollo d’intesa di un mese fa. Posteggi, colonnine telefoniche, corsie
preferenziali - via Prenestina e Tiburtina, più difficile sarà trovare una
soluzione per la corsia utilizzata dal tram 8 a causa dei continui semafori -
lotta all’abusivismo e regolamentazione dei taxibus (i sindacati chiedono che
i conducenti di taxibus rispettino la normativa «cambiando nome, usando il
termine "multiplo" e facendo solo il servizio di linea», dicono).
Be.Pi.