Domenic 24 Marzo 2002

Caccia a un uomo di 40 anni, residente alla Garbatella, con un passato criminale e oggi un’attività di copertura nei trasporti pubblici
Quattro assassini in fuga sul taxi romano
E’ partita dalla Capitale la banda che ha ucciso un giovane poliziotto a Perugia

di MARCO DE RISI

Portano a Roma le indagini sulle belve che hanno giustiziato un agente della Stradale, Luca Benincasa, ferendone gravemente il collega, Lamberto Crescentini solo per un caso sopravissuto a cinque revolverate. I poliziotti di Roma e Perugia stanno dando la caccia senza sosta a quattro persone, fra le quali un tassista.
Sarebbero i banditi che, dopo avere compiuto un colpo in banca venerdì di mattina presto in provincia d’Arezzo, hanno scaricato una pistola calibro 9, da distanza ravvicinata, contro la pattuglia della Stradale che aveva cercato di fermarli su un tratto di raccordo di Perugia.
La banda sarebbe stata tradita proprio dal taxi, una Citroen Xantia SW targata BP320NG, sul quale i criminali erano a bordo quando hanno sparato all’impazzata contro gli agenti. L’auto era "pulita". I criminali dopo aver fatto il colpo (bottino 5.000 euro) al Monte dei Paschi di Siena a Camucia, un piccolo centro in provincia d’Arezzo, si erano sbarazzati di una Fiat Uno usata per la fuga ed erano saliti sulla Citroen credendo di averla fatta franca. Alle 10, s’è verificato il controllo da parte della Stradale sul raccordo Perugia-Bettolle.
E’ scoppiato l’inferno: dopo la sparatoria, gli assassini sono stati costretti ad abbandonare il taxi che è di proprietà di uno di loro e nel quale è stato trovato uno dei cacciaviti usati per il colpo. E’ stato però il ritrovamento dell’auto bianca la chiave per fare luce sulla vicenda.
Il proprietario del taxi abita alla Garbatella, ha 40 anni, moglie e figli e alcuni precedenti penali per reati contro il patrimonio. Anche i complici sarebbero della stessa età e anche loro avrebbero un lavoro onesto dietro il quale nasconderebbero l’attività criminale. I quattro per ora sono irreperibili.
La polizia ha interrogato per ore i famigliari e messo sotto torchio amici e conoscenti della banda. Durante una perquisizione in casa del tassista è stata trovata della cocaina. Un particolare non di poco conto considerata la dinamica dell’omicidio. Proprio l’assunzione di droga, ipotizzano gli investigatori, può avere contribuito alla ferocia degli assassini negli attimi dell’esecuzione del poliziotto.
Luca Benincasa, 28 anni e Lamberto Crescentini di 55 erano in borghese su un’auto "civetta" quando in un tratto del Perugia-Bettolle avevano piazzato da poco il "provida", la telecamera per il controllo della velocità. Quel tratto di strada è stretto e in curva. I poliziotti si sono insospettiti quando hanno visto arrivare la "Citroen" sul filo dei 160. I due agenti non sapevano che a bordo c’erano quattro feroci criminali in fuga. Hanno sventolato la paletta dell’Alt credendo che quell’auto rallentasse. Questioni di secondi e un uomo s’è sporto dal finestrino della Citroen in corsa aprendo il fuoco. Dieci colpi calibro 9 che hanno centrato il finestrino della macchina della polizia non dando scampo a Luca Benincasa colpito alla testa. Cinque revolverate hanno centrato Lamberto Crescentini. I poliziotti sono stati trasportati all’ospedale Silvestrini di Perugia dove poco dopo il cuore di Benincasa ha cessato di battere. Il collega s’è salvato per un soffio: un proiettile è passato a soli tre millimetri dalla giugulare.
Luca Benincasa, in forza alla Stradale di Perugia, lascia una moglie e un bimbo di due anni. Proprio la telecamera per il controllo della velocità piazzata dal polziotto ha scattato una foto molto utile all’indagine. Avrebbe fissato sulla pellicola le quattro persone e anche il killer che ha premuto il grilletto.

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