PRIMA PORTA
I bambini contro le antenne
AIUTO!! Sono Giulia, una bambina di 7 anni, abito a Prima Porta un quartiere di Roma. Vi chiedo aiuto perché stanno istallando un’antenna per i telefonini, noi non la vogliamo perché sappiamo che fa male (specialmente ai bambini!). Tutte le mattine i grandi non fanno passare le macchine perché si mettono sotto casa di questa gente a protestare. Vi chiedo di darci una mano. Aiutateci!
Giulia
EURO
I negozianti furbi
A via dei Corazzieri ci sono negozianti che espongono il prezzo in euro ma non esattamente, omettendo la parte dei decimali, cioè mettono sul capo in vendita la parte intera senza le cifre dopo la virgola, come dire che un maglione ha un’etichetta di 71 e basta, questo non mi pare regolare. C’è inoltre un distributore di benzina che vende la sua mercanzia senza mettere alcun prezzo in evidenza.
Mary Conti
TAXI
Molte auto, pochi clienti
Con la presente faccio appello alla par-condicio: perché non mostrate un bella foto dei taxi fermi ai posteggi in attesa di clienti che non ci sono? E’ impossibile non vederli. Inoltre, i nostri tassametri sono senza «arrotondamenti».
Remo Francucci
HOTEL
Il Pc sparito
nella hall
Sono un consulente di 30 anni, vivo e lavoro a Milano. Qualche tempo fa ho vissuto una spiacevole esperienza in un albergo romano da oltre 200 euro a notte. Recandomi nella sala da pranzo per fare colazione, la maitre mi invita a lasciare i miei bagagli presso l’entrata, all’interno comunque della sala. I bagagli erano una valigia di medie dimensioni ed una borsa contenente un Pc portatile. Dopo la colazione, mi sono alzato per prendere il bagaglio ed uscire, ma la borsa con il PC era scomparsa. Il personale di sala si è dichiarato all’oscuro, la maitre per lo meno un po’ sconvolta; ho sporto denuncia presso la questura, il front office manager mi ha lasciato un suo
biglietto da visita dicendomi che avrebbe contattato l’assicurazione. Ad oggi sono passati due mesi, le mie telefonate hanno sempe ricevuto rassicurazioni verbali ma nulla è successo in concreto.
Alberto De Biasi
POSTE
I buoni bugiardi
Mi sono recato presso l’ufficio postale di via Pantelleria per riscuotere due buoni di 500mila lire l’uno emessi il 9-1-92 con numero di serie AC/AB 000.603 e AC/AB 000.604 dove sopra c’era il timbro che attestava che trascorsi 10 anni dalla sottoscrizione la Posta avrebbe triplicato l’importo di ognuno. Scopro che c’era stato un errore e che la serie corretta che mi dovevano assegnare era AD. Chiedo di parlare col direttore che dopo 2 ore di attesa mi comunica che per riscuotere i buoni devo aspettare un altro anno. Di fronte alla mie proteste, la risposta è stata: «E’ così, non si può fare nulla».
Marco Di Marzio