Sit-in di tassisti ieri, in Campidoglio per protestare contro la mancata attuazione degli impegni da tempo presi dalla giunta capitolina nei loro confronti e per chiedere l’istituzione di un numero telefonico unico nelle colonnine presso i parcheggi delle auto pubbliche. Ma dall’assessorato ai Trasporti giunge una secca replica: è il Campidoglio che ancora attende una risposta dai tassisti. Questi ultimi, intanto, hanno proclamato lo stato di agitazione. E ieri, prima di essere ricevuti dai consiglieri comunali nell’aula Giulio Cesare, ci sono stati attimi di tensioni e si è quasi arrivati all’aggressione del capogruppo dei verdi Silvio di Francia.
La protesta, sostenuta dalle sigle sindacali della categoria, è stata decisa dopo un nulla di fatto nell’incontro con l’assessore capitolino alla Mobilità Simone Gargano. I tassisti gli avevano chiesto di varare l’adeguamento tariffario, già concordato con l’assessore Tocci, il "numero unico" telefonico sulle colonnine, da installare nei parcheggi delle auto pubbliche, un maggior controllo delle corsie preferenziali per consentire ai taxi di camminare più speditamente ed il cambiamento di nome ai "taxibus" per non ingenerare problemi tra la clientela. La risposta, a loro dire, non è stata all’altezza delle aspettative. Da qui la manifestazione di
ieri con proclamazione dello stato di agitazione. «
Il Comune ha proposto ai tassisti un "pacchetto" di dieci punti - ha precisato l’assessore Gargano - che comprende tutte le loro richieste, dai viaggi per l’aeroporto alle colonnine. Abbiamo posto una condizione: il rilascio di 309 nuove licenze, essenziali per il funzionamento del servizio. Aspettiamo una risposta che non arriva».