INTESA COMUNE-FERROVIE
Tiburtina, lo shopping sette metri sopra i treni
Nel 2004 sarà pronta la nuova stazione-ponte: due poli commerciali, aree di scambio bus e metrò
di BEATRICE PICCHI
I treni sfrecceranno sotto i nostri passi, mentre andremo a comprare il biglietto o a fare un giro per i negozi. Giusto a sette metri da noi, perché passeggeremo sulla prima stazione ponte in Italia: la stazione Tiburtina. Non prima del 2004, però, «e, nonostante i tempi siano stretti, correremo perché la riteniamo un’opera importante non solo per la città», sostiene Giancarlo Cimoli, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, al tavolo della firma del protocollo d’intesa tra la sua azienda e il Comune. Un accordo siglato, ieri mattina, alla presenza del vicesindaco Walter Tocci e dell’assessore alle politiche del territorio, Domenico Cecchini, che disciplina
il Concorso internazionale di progettazione della copertura della stazione di Roma Tiburtina.
I partecipanti dovranno presentare una progettazione preliminare (le procedure di pubblicazione saranno avviate entro il 15 febbraio) che sarà valutata da una giuria composta da architetti di fama internazionale. Al vincitore, le Fs affideranno la progettazione definitiva ed esecutiva della copertura della cosiddetta «piastra ponte» lunga 170 metri e larga 50 (già costruita sopra il fascio dei binari con 3.300 tonnellate di acciaio e altrettante di calcestruzzo), dei servizi di stazione e dei collegamenti funzionali con i piazzali Est, sul fronte Pietralata, e Ovest della stazione, su quello Nomentano. L’intera opera costerà 120 miliardi.
Con questo intervento la stazione Tiburtina è destinata a divenire lo scalo delle linee ferroviarie veloci nazionali e internazionali della capitale, ma anche il più importante nodo di scambio delle rete di mobilità urbana e metropolitana di Roma. Le previsioni sono di un flusso quotidiano di oltre 140 mila frequentatori e 70 mila passeggeri: che oggi sono rispettivamente 50 mila e 30 mila. Secondo le Fs, a lavori conclusi, nella stazione transiteranno 457 treni in aggiunta ai 56 ad alta velocità e ai convogli merci. Il progetto di copertura della stazione rientra in un più ampio piano di assetto che riguarda 92 ettari con la ristrutturazione dell’attuale fabbricato
viaggiatori, l’attrezzaggio della stazione «a ponte» che scavalca i binari, la creazione di un nuovo piazzale sul versante Est dove sarà allestito un punto di scambio tra bus, taxi e auto private. Nel versante Ovest è prevista la fermata della metropolitana, la nuova stazione autolinee e il capolinea dei bus urbani. Due saranno i poli commerciali, ad Ovest e ad Est, collegati dalla «piastra ponte», «un ponte che servirà ad unire anche due quartieri, da piazza Bologna a Pietralata», spiega Tocci.
A sua volta questo progetto è parte di un più ampio programma di riqualificazione urbanistica dell’intera area che prevede la creazione di strade, parcheggi, strutture culturali e ricreative e ampie aree a verde. Si tratta dell’Accordo Quadro sul Nodo di Roma e dell’Accordo di Programma sottoscritto da Ferrovie dello Stato e Comune di Roma. La riqualificazione dell'intera area comporterà investimenti per circa 440 miliardi di lire che si aggiungono ai 120 della «piastra ponte». Nel nuovo insediamento, a regime, saranno occupate circa 5.500 persone, in aggiunta agli addetti ai servizi di stazione e al nodo ferroviario.