Indietro non tornano: i tassisti hanno confermato lo sciopero per l’intera giornata di domani, nonostante l’incontro avuto in serata con l’assessore alla Mobilità’. «Perché il documento proposto non è un atto di mediazione, ma un atto di guerra, ci riporta indietro di due anni», dicono chiaro e tondo i rappresentanti delle sei sigle sindacali (Ata-Casa, Cisl, Uil, Ugltaxi, Clai, Confartigianato) che da dieci giorni avevano proclamato lo sciopero e la successiva assemblea a Ciampino.
All’incontro di ieri, durato poco più di due ore e animato da numerosi interventi, l’assessore Gargano si è presentato con un protocollo d’intesa, un pacchetto che conteneva, tra le altre cose, anche la realizzazione del numero unico e l’introduzione del "principio di priorità", (in base al quale se non c’è un taxi, viene chiamato un altro fuori turno). Due argomenti che hanno determinato la rottura di ogni trattativa tra tassisti e amministrazione.
Oggi pomeriggio ci sarà una replica, un altro incontro in assessorato, ma i conducenti delle auto bianche, dopo una riunione in nottata con gran parte degli iscritti, hanno già deciso di rifiutare il documento e andare avanti con la protesta. «Il numero unico è stato già rifiutato da gran parte della categoria in un’assemblea alla quale parteciparono quattromila tassisti - dicono i rappresentanti sindacali di Ata-Casa, Cisl e Uil - e il principio di priorità ci costringerebbe a stare in servizio per decine di ore senza la garanzia di lavorare e quindi guadagnare».
L’assessore capitolino, Simone Gargano, d’altra parte, aveva già fatto capire come la pensava. «Ho detto sì parecchio tempo fa a tutte le richieste della categoria - ha ripetuto - ma la buona volontà a quanto pare non è bastata. Perché loro hanno deciso di scegliere il muro contro muro. Il protocollo non li danneggia in alcun punto». Nel documento si parla anche di adeguamento delle tariffe, lotta all’abusivismo, finanziamenti per i tassametri (ma solo quelli che non possono essere modificati ex novo), regolamentazione del noleggio, corsie preferenziali. «Il Campidoglio è ingiusto - aggiungono i sindacati - l’adeguamento delle tariffe non lo può inserire in un
pacchetto, era un provvedimento che il consiglio aveva già discusso».
Bi.Pe