Marte 16 Ottobre 2001

Scioperi trasporti, Sos al Prefetto
Met.Ro invoca la mediazione, l’assessore al traffico contrario alla trattativa

di BEATRICE PICCHI

Il Prefetto ci sta pensando. Per ora sul tavolo di Emilio Del Mese c’è la richiesta, da parte della società che gestisce le metropolitane e le ferrovie concesse, di un incontro per evitare lo sciopero proclamato venerdì dai lavoratori della Cnl. Una mediazione, quasi una richiesta d’aiuto da parte della società Met.Ro., forse l’ultimo tentativo, prima di replicare la giornata del 2 ottobre: quando la protesta dei macchinisti della Cnl lasciò a piedi decine di migliaia di romani e bloccò la città. Da Palazzo Valentini, fino a questa mattina, non è giunto alcun tipo di risposta. «Noi del sindacato non siamo stati convocati - spiega il segretario della Confederazione, Vincenzo Loi - Aspettiamo. Anche se in realtà mi chiedo quale margine ci sia per arrivare a una soluzione, se dalla società non c’è alcuna disponibilità?». La società Met.Ro dichiara, invece, di essere disposta «a rivedere il meccanismo che regola l’inidoneità». E’ questa, infatti, una delle richieste avanzate dai lavoratori iscritti alla Cnl. «Anche i macchinisti che non conducono più treni a causa di malattie o inidoneità, dovrebbero mantenere l’indennità di guida», spiegano. «Quando vogliono le risorse economiche le trovano...». Argomenti questi, idoneità e accelerazione della progressione delle carriere, che interessano talmente tanto i lavoratori delle metropolitane di Roma che allo sciopero del 2 ottobre scorso parteciparono in massa, anche se nel comparto trasporti la percentuale di iscritti al sindacato autonomo è solo dell’7 per cento.
Aria di precettazione, dunque, per i macchinisti del metrò? La patata è passata, ormai, nelle mani del prefetto. Perché le due giornate, giovedì e venerdì prossimi, saranno burrascose e faticose senza taxi e senza metro, e con i vigili urbani in assemblea per quattro ore, a partire dalle 7,30. «Se il Campidoglio non vuole che la protesta danneggi la città e i romani, ci convochi», sostiene il rappresentante del sindacato di base. L’assessore alla Mobilità, Gargano, ripete il suo "no", perché accettare «scatenerebbe richieste a catena da parte di altre categorie che non riusciremmo più a fronteggiare, anche economicamente». E il sindaco Veltroni si appella al senso di responsabilità dei lavoratori di Met.Ro, affinché garantiscano il servizio pubblico, indispensabile per la città.
Tra chi protesta nella due giorni romana, anche la categoria dei vigili urbani: saranno in assemblea, dalle 7,30 alle 9,30, al primo gruppo (Montecatini, Trastevere) e al Git, Gruppo intervento traffico. Quattro ore per parlare «dell’errato utilizzo degli agenti ai quattro varchi del centro, nonostante le ventidue telecamere accese, e i servizi di vigilanza in alcune aree, come il Campidoglio, ritenute a rischio. Servizi che vengono fatti senza adeguato equipaggiamento».