di CLAUDIO MARINCOLA
Si avvicina Natale, la Festa. Ma anche l’incubo. Traffico allo Zenit, parcheggi introvabili, mezzi pubblici strapieni, taxi occupati. Simone Gargano è l’assessore capitolino alla Mobilità, compito ingrato in genere, impossibile in questo periodo dell’anno.
Assessore, la metro A si è fermata tre volte in una settimana. E se non si ferma la metro, si fermano i macchinisti che scioperano. Si può andare avanti così?
«I problemi della metro A ormai sono noti a tutti. In questi giorni, però, si sono verificate coincidenze particolari. Il primo guasto era banale, una fiammata sul pantografo che ha fatto scattare l’allarme, poi per due volte ha ceduto la sospensione dello stesso treno, un treno appena revisionato nelle officine di Verona. Se a questo aggiungiamo la tensione di questi giorni e un perno che si è sganciato, avremo il quadro esatto della situazione. Ma, al di là di tutto, è evidente che questa metropolitana ormai è stressata».
C’è un piano antistress per Natale?
La prossima settimana lo presenteremo: potenzieremo alcune linee, rafforzeremo alcuni servizi soprattutto la domenica e nei week end. Per la metro A, grosso modo, si tratterà di adottare le misure che la commissione appositamente istituita ha previsto, provvedimenti indispensabili in caso di pericolo. Eliminare i tornelli alle uscite o regolamentare il flusso alle entrate, cosa che, tuttavia, ritengo abbastanza complessa. Purtroppo il problema è infrastrutturale, le banchine sono insufficienti. Si potrà risolvere solo col tempo e con l’arrivo nei prossimi due anni dei nuovi treni che abbiamo ordinato. Con i primi 10 convogli saremo in grado di trasportare 400 mila persone, ma
in condizioni migliori».
Poi c’è la questione dei macchinisti. C’è chi ha detto: «L’ultimo sciopero è stata un’offesa alla città. Non è bastato il lutto cittadino e neanche l’appello del sindaco
».
«Le mie idee coincidono con quelle del sindaco. Scioperare l’altro giorno è stato un atto irresponsabile. Siamo disposti a riesaminare le rivendicazioni ragionevoli, le altre no. Gli incontri tra azienda e sindacati avevano portato a una possibile soluzione della vertenza: l’elevazione del parametro massimo a fine carriera. L’accordo c’era. Non si è trovato, invece, sulla corresponsione ai non idonei della stessa indennità, circa un milione al mese. Se noi come amministrazione avessimo ceduto, avremmo aperto un fronte difficilmente governabile».
Prossimo incubo il 14 dicembre. Che possibilità ci sono di evitare lo sciopero?
«La Cnl ha chiesto un tavolo comune con i Confederali, nei prossimi giorni si incontreranno. Non so come andrà e non voglio entrare in vicende strettamente sindacali. Personalmente mi auguro che ben prima del 14 ci sia una revoca di uno sciopero che riterrei uno schiaffo ai cittadini».
A che punto è il riassetto della Sta?
«I lavoratori possono stare tranquilli, non rischiano il posto. Stiamo ragionando su varie ipotesi, una di queste è l’accorpamento, un’altra, nella quale mi riconosco, è riflettere bene prima di privarsi di un’azienda che ritengo preziosa. A gennaio presenterò alla maggioranza i risultati di uno studio e una proposta. Su questo si avvierà un confronto».
È vero che la Regione Lazio vuol entrare in Metro SpA?
«Ne stiamo parlando da tempo e stiamo vedendo come e se ci sono le condizioni per farlo».
Il biglietto integrato aumenterà a marzo?
«No, al momento non mi risulta. Anzi è stata appena assunta la decisione di lasciarlo invariato, anche se io continuo a ritenere che questo aumento sia indispensabile. Idea non solo mia, ma condivisa anche dall’assessore al Bilancio, che mi ha sempre rappresentato una situazione abbastanza complicata».
Insomma, i dissapori restano?
«Sul biglietto dell’autobus non cambio idea».
E sui taxi? Le tariffe stanno per aumentare, le licenze sono sempre le stesse
.
«Stiamo realizzando le prime 60 aree di stazionamento dei taxibus. Presto arriveranno le colonnine telefoniche.Entro 10 mesi assegneremo 309 licenze».
Parliamo di varchi elettronici. Tradotti in multe, mezzo milione di verbali in arrivo
. A proposito: quando
?
«Obiezione. I varchi non sono solo le multe. Vogliono anche dire una riduzione del traffico nella Ztl del 20%, un risultato importante. Purtroppo i trasgressori sono ancora molti: circa 12 mila ogni giorno, 15 % degli autorizzati. E di questi, meraviglia delle meraviglie, la maggior parte, circa il 60%, sono auto blu prive di permesso. È bene che si sappia: saremo inflessibili, le regole sono regole. Pagheranno anche loro, ci sono abitudini consolidate che vanno rimosse. E chi ha trasgredito 5 volte in uno stesso giorno pagherà 5 multe. Sia chiaro».