Lunedi 17 Settembre 2001

FIUMICINO

Alitalia, voli stracolmi per gli States

Folla straordinaria ieri all’aeroporto di Fiumicino con la ripresa dell’attività delle compagnie che collegano l’Italia agli Stati Uniti. Migliaia di persone si sono assembrate nel salone delle partenze e ai varchi d’uscita, creando non poco affanno alle forze dell’ordine in stato di massima vigilanza. Alitalia e Delta Airlines viaggiano con i jumbo stracolmi di passeggeri. «Solo la mia pigrizia mi ha salvato» racconta un manager napoletano appena sceso dall’AZ611. «Avevo un appuntamento di lavoro alle 9 al 97mo piano della torre I — sottolinea — ma mi sono intrattenuto in un bar. Sono arrivato lì quando il primo aereo era già precipitato». «Noi invece — commenta Silvana Reggiani di Genova, sbarcata dall’AZ609 — siamo stati gli ultimi visitatori della torre II. Eravamo lì, a 412 metri d’altezza, la sera prima, quando alle 22 ci hanno invitato a scendere perchè il palazzo chiudeva. Eravamo in taxi e stavamo tornando alle torri quando la mattina dopo c’è stato il crollo». L’Alitalia non si è limitata solo a offrire una colazione di bentornato. «Ci siamo adoperati — indica Giorgio Ricciardi Tenore, direttore sanitario della compagnia — per assistere sanitariamente i nostri clienti, sia quelli fermi a New York o in Canada che in Italia. Ai diabetici, ai malati di tiroide e ai parkinsoniani che hanno finito le scorte abbiamo fornito i farmaci necessari per le loro cure». «Non vedevo l’ora di tornare a casa — confessa Olivia Isolica di Roma — Avevo paura: lì non dicevano di certo la verità sulle dimensioni della tragedia». Protestano intanto i turisti americani in lista d’attesa per un volo Alitalia e costretti ogni giorni a raggiungere alle 5 del mattino Fiumicino. «La compagnia deve evitare a gente di 80 anni di aspettare inutilmente per giorni e di fare la fila senza riuscire a partire». «Ogni aereo può imbarcare 406 persone. Stiamo garantendo la partenza ai passeggeri prenotati nei giorni dall'11 al 16 settembre, dando la precedenza ad anziani, famiglie con bambini e donne incinte», ribattono dall’Alitalia