di MOIRA DI MARIO
Tassisti "orfani" della postazione telefonica e disabili senza posto auto riservato. Sfrattati da piazza Indipendenza perché chiusa per lavori, i conducenti dei taxi comunali di Pomezia dovrebbero stazionare all'entrata della città, in via Roma. Il comune infatti gli ha già destinato due posti auto ed altri sei stanno per essere riservati in via Farina, ad una manciata di metri da via Roma, proprio dietro l'edicola. Una posizione strategica dunque che vedrebbe anche d'accordo i lavoratori.
Ma il condizionale é tuttavia d'obbligo visto che nel corso del "trasloco" il comune ha dimenticato di spostare la colonnina del telefono per contattatare il servizio pubblico e senza la quale i tassisti sono praticamente disoccupati. Per non parlare poi dell'eliminazione di un posto auto riservato ai disabili che gli operai muncipali hanno fatto sparire per sostituirlo con lo spazio destinato ai taxi.
Insomma da una buona idea, quella del trasferimento dei tassisti, é scaturita solo una montagna di polemiche e lamentele. «La postazione telefonica per noi é indispensabile - spiegano i conducenti dei taxi - perché non possiamo ricevere chiamate sui nostri telefonini». «Possibile che a Pomezia gli handicappati devono sempre essere dimenticati?» chiedono polemicamente i cittadini. «Solo in questa zona (alle porte di Pomezia ndr) - proseguono -ci sono cinque istituti di credito ed é normale che quotidianamente almeno un paio di disabili abbiano necessità di parcheggiare la macchina. L'unico posto auto a loro riservato é quello davanti all'edicola, per il resto il disabile
deve percorrere in carrozzina centinaia di metri. E' davvero vergognoso».