Giovedi 25 Gennaio 2001

DISAGI A SORPRESA
Taxi, notte di fuoco: difficile trovarne uno
Per circa tre ore linee staccate alle centrali-radio per un’improvvisa assemblea sul “numero unico”

Tutti contro tutti per tre ore abbondanti e incandescenti sul fronte del servizio dei taxi, ieri sera dalle otto e mezzo a mezzanotte. I tassisti, senza alcun preavviso ai cittadini, si sono riuniti all’Ergife per dibattere l’ormai famosa questione della centralina a "numero unico" per la quale l’assessore Tocci ha annunciato un finanziamento di due miliardi e trecento milioni. Ma anche la sua preoccupazione per la divisione nella categoria tra favorevoli e contrari. L’assemblea, a cui hanno partecipato circa duemila tassisti, è stata tra l’altro organizzata a cavallo di due turni, pomeridiano e notturno, e il servizio si è ridotto al collasso. Tanto che le centrali-radio delle cooperative hanno staccato le linee, o sporadicamente risposto soltanto per dire che non avrebbero contattato i tassisti per radio fino alla fine dell’assemblea. Centinaia di cittadini sono rimasti a piedi, centinaia di telefonate di protesta si sono riversate anche nel centralino del Codacons che nella vicenda intravede l’ipotesi dell’interruzione di pubblico servizio. Fin quasi a mezzanotte trovare un taxi è stato possibile soltanto ai posteggi o "al volo", e con fortuna. Inutile protestare per il mancato preavviso: in cambio veniva esibito un volantino contro il "numero unico" e la spiegazione che l’assemblea era stata comunicata sì, ma solo ai tassisti.
«La questione del numero unico era urgente e non è colpa nostra se l’assessore Tocci l’ha posta, peraltro confusamente, in questi ultimi giorni - spiega Carlo Bologna, presidente dell’associazione italiana tassisti al termine dell’assemblea e mentre ancora non c’era un taxi rintracciabile via radio per tutta Roma -. Ci dispiace per il disagio». Al disagio hanno contribuito le centrali delle cooperative staccando le linee e impedendo così di lavorare a chi non partecipava all’assemblea ed era di turno, vittima del silenzio imposto per le chiamate via radio. Al "3570" il commento a mezzanotte e un quarto era il seguente: «Hanno staccato le linee tutte le cooperative: i tassisti lavorano per noi e quindi si adeguano». Si sono adeguati tutti, per forza.