Domenica 7 Ottobre 2001

Gargano: metrò, così è se vi pare
«Linea A vecchia, ma non possiamo buttarla giù. Scioperi? Da evitare»

di BEATRICE PICCHI

Cento telefonate al giorno e sulla scrivania decine di fax, i lavoratori del comparto trasporti sul piede di guerra e i tassisti che minacciano di bloccare il raccordo, la metropolitana sotto inchiesta, il traffico ogni giorno più ingovernabile, il disabile che scrive Mi aiuti lei assessore, il numero della Sta è sempre occupato... Dura la vita da assessore al traffico in una città che deve convivere con un milione e 780 mila auto, (due per ogni tre romani) e 500 mila moto e motorini, con un centro storico da proteggere e gestire grande quanto tutta la città di Bologna.
Assessore Gargano, la linea A della metropolitana è sicura? La Procura ha chiesto ai vigili del fuoco un’indagine conoscitiva per accertare le misure di sicurezza dell’impianto.
«La struttura costruita negli anni Sessanta risponde a tutti i requisiti richiesti allora, tanto che i vigili del fuoco rilasciarono il nullaosta. Adesso, trent’anni dopo, è cambiata la normativa sulla sicurezza. Infatti il nuovo tratto Ottaviano-Battistini non presenta alcun malanno. Nelle altre tratte stiamo facendo degli adeguamenti, sapendo che rimangono alcune difficoltà insormontabili. Ma per superarle sarebbero necessarie modifiche strutturali, per far ciò bisognerebbe buttare giù tutto. Per il resto possiamo eliminare i tornelli in uscita, possiamo aumentare i pozzi di ventilazione, possiamo creare delle aree per evitare l’affollamento sulle banchine. Ma non possiamo buttarla giù e ricostruirla».
Non si può ricostruire daccapo la metropolitana, ma aumentarne la capacità di trasporto sì ...
«Questo avverrà con l’arrivo dei prossimi dieci treni da sei vagoni, provvisti anche di impianto climatizzatore. Una spesa di cinquecento miliardi. Il primo treno arriverà tra diciotto mesi, poi uno ogni sei mesi».
La prossima settimana i romani rischiano di vivere altre due brutte giornate. Il 18 scioperano i tassisti, il giorno dopo i lavoratori iscritti alla Cnl fermano le due linee della metro per otto ore.
«Prima di procedere ad altre forme di sciopero che danneggiano solo i cittadini bisogna fare tutti i tentativi necessari per spegnere questo tipo di conflittualità. In questo modo mi rivolgo alle aziende che gestiscono il trasporto pubblico. Se sarà necessario mi impegno a mettermi intorno a un tavolo insieme ai vertici delle società interessate e ai rappresentanti sindacali al solo scopo di evitare quello che è successo martedì scorso».
Anche con i tassisti si siederà intorno a un tavolo?
«L’ho già fatto e loro hanno rifiutato di firmare un protocollo d’intesa, rispettoso e obiettivo. Ma la disponibilità unilaterale non basta. Avevo detto sì all’adeguamento delle tariffe, al ripristino di aree sosta e colonnine, alla lotta all’abusivismo, alla conversione del nome da taxibus a multiplo, a condizione che venissero rilasciate 300 licenze. La categoria non ha firmato».
Le corsie preferenziali continuano a essere invase nonostante una recente ordinanza stabilisca che le possano percorrere solo le auto delle cinque cariche dello Stato e quelle dei disabili, i mezzi pubblici e d’emergenza .
«Ricorreremo a qualunque tecnica per rendere le corsie "preferenziali“, ma sul serio. Stiamo, infatti, studiando un sistema di telecamere da installare sulle corsie più importanti, oltre che al raddoppio delle multe».
Dal primo gennaio del 2002 nessuna vettura non catalizzata potrà più circolare all’interno dell’anello ferroviario. E’ prevista una proroga?
«Nessuna».
E i motorini dovranno ottenere il bollino blu?
«E’ un provvedimento che stiamo verificando con l’assessore all’ambiente Dario Esposito. Di certo in alcune aree, come per esempio quella a traffico limitato, l’inquinamento atmosferico è provocato dai furgoni diesel e dai motorini, quelli che hanno il motore a due tempi. Siccome agli scooteristi non abbiamo negato il privilegio di entrare in centro, sta a loro adesso darci una mano per migliorare l’aria: basta per esempio controllare, una volta all’anno, l’emissione dei gas di scarico».
Che fine ha fatto il piano urbano parcheggi?
«Finora è stato realizzato il 35 per cento di quello che era stato previsto, per una serie di difficoltà, che vanno dai risultati dei sondaggi archeologici alle proteste dei comitati cittadini e alle loro paure infondate. Quindi adesso stiamo decidendo cosa non è più possibile fare e, dove possibile, saranno trovate nuove aree. Ma soprattutto, per evitare conflitti e recuperare i rapporti con la città e i romani, come ha espresso più volte il sindaco, arriveremo a una partecipazione totale con tutti i municipi. Ai presidenti ho già proposto una conferenza dei servizi permanente sui parcheggi».
Sette giorni dopo l’attivazione dei varchi elettronici, quanti irregolari li attraversano ancora?
«C’è un decremento significativo. La percentuale degli abusivi è diminuita dal 23 per cento del primo ottobre al 16 per cento di ieri pomeriggio. Sarebbe un ottimo risultato se raggiungessimo il quattro per cento, che rappresenta poi la quota di indisciplinati fisiologici».
Se tornasse indietro accetterebbe ancora l’assessorato alla Mobilità?
«Capendo i limiti e le difficoltà, che aumentano giorno dopo giorno, è un impegno che gratifica. Affascinante, ma che fatica».