Taxi, rincari e call center: domani vertice con Mosino
Il travaglio si presenta difficile sotto il profilo giuridico-amministrativo ma, alla fine, l’aumento delle tariffe dei taxi arriverà, tenendo conto dei "ritocchi" già valutati all’epoca della vecchia giunta Rutelli e delle richieste avanzate dai tassisti.
Il commissario straordinario Enzo Mosino ha preso tempo per riflettere sulle richieste avanzate dai sindacati e, con molta probabilità, nella giornata di domani, scioglierà la riserva, accordando ai tassisti ciò che questi chiedono e che l’ex assessore Tocci ha discusso con i tassisti: l’aumento delle tariffe di poco più dell’11 per cento. Ma deciderà anche sul sistema di call center per rendere più organico ed efficiente il sistema di chiamate e sulla possibilità di prendere a bordo più passeggeri per lo stesso percorso.
Ma il compito di Mosino è gestire l’amministrazione ordinaria degli affari cittadini. Tale non è l’aumento delle tariffe dei tassisti, "ritocco" dovuto, a loro avviso, a causa dell’aumento sensibile dei costi di gestione.
Ma già, nel novembre dell’anno scorso, l’apposita commissione paritetica, insediata nell’assessorato capitolino alla Mobilità, aveva stabilito l’ammontare del "ritocco" da fare alle tariffe. E’ vero che c’erano state divergenze tra l’ex assessore Tocci ed alcuni rappresentanti dei tassisti sul call center. Doveva essere unico, come insistevano sul Campidoglio? Oppure doveva essere accolta la richiesta dei tassisti di salvaguardare le strutture esistenti. Il consiglio comunale, alla vigilia dello scioglimento, aveva approvato un ordine del giorno che poneva fine ad ogni discussione. Enzo Mosino, dunque, potrebbe uniformarsi a quelle indicazioni.