«E’ l’azienda l’unica responsabile dei disagi che subiranno i cittadini». Così i rappresentanti sindacali della Cnl spiegano lo sciopero di venerdì prossimo, una protesta che fermerà le due linee della metro e le ferrovie concesse dalle 8,30 alle 16,30, in pratica per quasi tutta la giornata. «La vertenza del personale della società Met.Ro - è scritto in un comunicato del sindacato autonomo - è legittima e non viola alcuna norma nazionale». Il prefetto, Emilio Del Mese, incontrerà i rappresentanti sindacali tra lunedì e martedì per tentare una mediazione. Non si esclude la precettazione. «Ma ricorrere a questi mezzi - aggiungono i rappresentanti della Cnl -
non cancellerà la volontà dei lavoratori per vedere riconosciute le loro legittime rivendicazioni, già sottoscritte tra l’altro dalla società metropolitana milanese».
Resta confermato, inoltre, lo sciopero dei taxi. Per l’intera giornata di giovedì resteranno in garage le auto bianche, «uno sciopero contro il mancato adeguamento delle tariffe, l’assenza di parcheggi e colonnine telefoniche».
Solidarietà «ai lavoratori dei trasporti costretti allo sciopero» è stata espressa dalla capogruppo del Prc Patrizia Sentinelli. Secondo la quale, in particolare per lo sciopero della Cnl, «la ventilata ipotesi della precettazione non può essere la soluzione da ricercare». «Fare sciopero - spiega - non è mai atto di irresponsabilità. Lo sciopero costa ai lavoratori e anche alla collettività quando si tratta dei servizi pubblici. Per questo non è mai fatto con superficialità. Vanno accolte le richieste per i tassisti perché rappresentano un atto già deliberato».