CIVITANOVA
— Tassisti nel mirino di un "vendicatore". Una storia che dura da qualche mese, finora segnata da atti vandalici contro i segnali della piazzola di sosta dei taxi, oscurati a colpi di spray, e ai danni della postazione telefonica davanti alla stazione ferroviaria. Poi, ieri mattina, l'intifada in due diverse imboscate. Un tizio ha scagliato sassate contro due auto. Su una c'era un tassista, in quel momento in servizio, a cui appena qualche tempo fa è stata sfregiata la macchina; sull'altra la moglie di un tassista, davanti alla sua casa, a Fontespina. I vetri dei finestrini, andati in frantumi, hanno lievemente ferito i due, curati al pronto soccorso.
L'autore dei lanci — riconosciuto — è scappato prima che qualcuno potesse acciuffarlo e l'ha fatta franca. «Non è la prima volta — lamenta un tassista — perché, nonostante le denunce alla guardia di finanza e alla polizia, non si riesce a fermarlo. Mi chiedo chi ci tutela? Se va avanti così, finisce che qualcuno di noi perde la pazienza e si mette nei guai». Sul tavolo delle forze dell'ordine c'è nome e cognome del Fantomas, conosciuto nell'ambiente dei tassisti, ma mai acciuffato in flagranza di reato. Vicende personali sarebbero all'origine dei suoi comportamenti che dai dispetti sono passati all'aggressione. Fin qui si era infatti limitato ad oscurare con vernice
spray nera tutta la segnaletica istallata nella stazione taxi di piazza Rosselli e aveva più volte danneggiato il telefono fisso, ancora oggi fuori uso. L'episodio dei sassi segna una escalation. E monta la preoccupazione tra i tassisti che alla polizia, dopo quanto accaduto, chiedono di battere un colpo.