6 Luglio 2001 venerdi

24 ORE DI TENTATIVI

Pronto, taxi? L’attesa
diventa un miraggio

di MARIA GRAZIA FILIPPI e SIMONA TAGLIAVENTI

Il taxi chiamato da casa? L’Araba Fenice. Sembrano tanti, sfrecciano o rimangono intasati per le vie di Roma e vederseli passare davanti già pieni, magari con l’aria condizionata, mentre fuori sono 30 gradi, innervosisce ancora di più.
«Era mercoledì 27 – dice Maria Longo, pensionata – ed è stata una giornata che non dimenticherò facilmente. Mi trovavo a piazza Argentina a mezzanotte e davanti a me avevo la bellezza di trenta persone. Sono stata lì fino all’una, poi, vedendo che in un’ora erano passati solo cinque taxi, ho desistito e ho chiamato mio figlio che già dormiva da un bel po’». Saranno i turisti che affollano la città d’estate, sarà la voglia dei romani di sfuggire all’afa di casa che spinge alla ricerca disperata del ponentino che causa la maggior richiesta di taxi, ormai diventati un bene quasi introvabile a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ieri pomeriggio, alle 18.30 il 3570 risulta libero. Dopo qualche squillo a vuoto la solita musica che invita ad attendere, ma del taxi nemmeno l’ombra. Occupato invece l’88177-8822. La situazione però peggiora notevolmente con il 4994, occupato per ben un’ora e mezza.
Anche il 5551 risulta libero, ma nessuno risponde. Finalmente una risposta non metallica, umana, arriva dal 6645 che manda Berna 20 in 3 minuti a via Pellegrino Matteucci, 4. Alle 19.30 la situazione non cambia. Le grandi cooperative continuano a non rispondere, il 4994 è perennemente occupato, il 3570 e l’88177 mettono il disco preregistrato con la preghiera di non riagganciare. Finalmente il 3570 manda un’auto a viale Tirreno, 40 in 7 minuti. Il 5551, al telefono risponde Giuseppe, gentilissimo, manda un taxi in via Nansen, in 9 minuti.
Questa cooperativa è munita di centralino intelligente, che non mette in attesa, ma squilla sempre libero: ci sono però 5 operatori su 20 linee. Il 6645 non delude i suoi clienti: risponde subito e manda Gedda 5 in 6 minuti sempre a via Pellegrino Matteucci, 4.
Alle 20.30 la situazione è quasi decongestionata. Non è ancora entrata la fascia notturna che dimezza letteralmente il numero delle vetture e quindi si può sperare di tornare a casa per l’ora di cena, di non fare tardi a teatro o di vedere l’inizio di un film al cinema, magari saltando i lunghissimi trailers che ne precedono l’inizio. Il 3570 è occupato, se chiamato da via Matteucci; dopo qualche minuto risulta libero e manda una vettura in viale Tirreno in 6 minuti. Si sblocca anche il 4994 che manda a via Bering, Marino 26 in 10 minuti.
L’88177- 8822 invece culla l’utente con la colonna sonora di Titanic, ormai diventata sinonimo di “linea occupata anche se per un momento ha squillato libero". Il 5551 squilla libero, ma nessuno risponde. Dal 6645 invece arriva Rio 14 in 3 minuti a via Pigafetta. «Mi si era fermato il motorino al Muro Torto – racconta Francesca Raciti, 35 anni – e ho dovuto chiamare un taxi. Il 3570 mi aveva detto che sarebbe arrivata un’auto in 3 minuti. L’ho aspettato per 10 minuti».
Oltre all’agendina con i numeri di telefono di parenti e amici, è diventata ormai indispensabile anche la rubrica con i numeri delle cooperative per cercare di sfruttare al meglio tutte le possibilità. E buona fortuna se chiami dal cellulare.