HANNO vinto i tassisti
. O almeno la maggior parte di loro che per lo più lavora per le centrali radio. Il numero unico per i parcheggi, idea portata avanti dal Comune, non si farà più: ieri in consiglio comunale è stato approvato un ordine del giorno che ne sospende il progetto e così il vicesindaco Walter Tocci, visto anche che la categoria era divisa, ha deciso di far marcia indietro sulle sue decisioni. I soldi che dovevano servire a creare una centrale operativa che doveva gestire le chiamate dirette a tutti i parcheggi, circa cinque miliardi, saranno date invece individualmente ai singoli tassisti. Un «regalo» di 800 mila lire a
testa. Saranno poi loro stessi a decidere come utilizzarli. Soddisfatto Loreno Bittarelli, presidente del 3570, la cooperativa più grande della città: «Era un progetto insensato, di cui non conoscevamo nulla. In più l’adesione alla centrale radio non era facoltativo ma obbligatorio, una cosa folle. Noi abbiamo anche lanciato una sfida al Comune: realizzatela e entriamo in concorrenza, aderisce solo chi vuole, liberamente». Esulta anche Dino Gasperini, capogruppo del Ccd in Campidoglio: «È una delle vittorie più importanti conseguite nell’arco della consigliatura. E grazie al nostro lavoro finalmente i tassisti sono liberi di scegliere il loro futuro».
Per nulla soddisfatti invece i rappresentanti dei sindacati che con l’assessore alla mobilità avevano dato il via libera al progetto del numero unico: «Il consiglio comunale - hanno commentato - ha approvato un ordine del giorno che sostanzialmente accoglie solo le esigenze delle centrali radio, che sono espressione dei poteri forti che vogliono condizionare i tassisti romani contro gli interessi generali dei cittadini».
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