di MANLIO BIANCONE
AVEZZANO - Nel capoluogo della Marsica scoppia la psicosi bomba. Un altro allarme bomba è scattato ieri pomeriggio davanti alla stazione ferroviaria di Avezzano, dove un tassista, A.D.M., ha trovato sul sedile posteriore della sua Lancia "K" un beauty-case abbandonato. Il tassista ha contattato l’ultimo cliente trasportato ma questi ha sostenuto che l’oggetto non era di sua proprietà. Un mistero che lo ha insospettito, dopo l’esplosione del pacco-bomba che l’altro giorno ha mutilato il dirigente del commissariato, Alessio Cesareo.
A questo punto il tassista ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine che hanno subito attivato le unità speciali. L’automobile, che era parcheggiata proprio di fronte all’ingresso principale della stazione ferroviaria, è stata subito spostata nel piazzale adiacente. Un luogo più sicuro dove non ci sono abitazioni. Sul posto si sono immediatamente portati i carabinieri, con il Nucleo artificieri arrivati da Chieti, gli agenti della Polfer ed i vigili del fuoco più alcune ambulanze pronte ad entrare in azione in caso di deflagrazione.
Per fortuna tutto è filato liscio. Passato il comprensibile momento di paura, visti i precedenti dei giorni passati, i carabinieri e gli artificieri hanno "neutralizzato" il beauty-case. Dopo averlo "catturato" con tutti gli accorgimenti del caso, lo hanno aperto ed hanno scoperto che non c’era traccia di esplosivo. Conteneva solo una innocua macchina fotografica ed altri oggetti di poco conto. Solo un grande spavento, insomma, per il timore che attentati con esplosivi potessero verificarsi anche in luoghi aperti al pubblico come, appunto è la stazione ferroviaria.