«Pronto? Dovrei consegnarle un pacco». «Via della Lungara 3, in 15 minuti. Nessuno accetta?». Voci che si rincorrono sulle frequenze della Municipale. Pony Express, Radiotaxi, piombano come pirati nell’etere e quasi sempre nei momenti più critici. Una babele indecifrabile di messaggi che ostacola il lavoro degli agenti. «È vero, il sistema purtroppo a volte va in tilt e quasi sempre durante le fasi critiche - ammette il vice comandante del Corpo Giulio Caioli, esperto di tecnologie - Siamo in tanti ad operare in un fazzoletto di frequenze. Può capitare che vi siano disturbi e si creino difficoltà nei rapporto tra vigili e centrale. In condizioni normali però il
sistema funziona benissimo».
Il problema-radio è solo un dei tanti che i vigili urbani lamentano. Si aggiunge a quello delle sedi disagiate e fuorinorma che hanno spinto gli agenti dell’XI gruppo ad occupare i locali di via Ballarin. In attesa che il Campidoglio presenti un pacchetto di provvedimenti, gli esponenti dei sindacati e l’Arvu, l’Associazione che conta la maggioranza di vigili iscritti, sono pronti a riaprire la vertenza. In discussione anche le forme di lotta: c’è chi come la Uil ha dichiarato lo stato di agitazione. L’Arvu vuole invece organizzare una fiaccolata in Campidoglio; gli autonomi dell’Ospol, che hanno scritto al sindaco, minacciano "una passeggiata" durante una
seduta dell’Aula Giulio Cesare. Cgil e Uil sono in posizione d’attesa ma pronte a scendere in campo.
Posta prioritaria
. Racconta (M.C.), tecnico della Sala operativa: «Succede soprattutto con le vecchie radio, voci che gracchiano, suoni incomprensibili, interferenze con la radio dei tassisti e con le walkie talkie dei pony che consegnano la corrispondenza. A volte non riusciamo a ristabilire i contatti, passano minuti preziosi».
I vigili urbani pagano un canone anche salato, circa 1 miliardo e 800 milioni l’anno usufruendo di 23 frequenze. «Abbiamo un progetto per ottimizzare il sistema e al tempo stesso mantenere un numero di utenti proporzionale alla sua funzionalità - riprende il vicecomandante - Ma è una questione che attiene al Dipartimento tecnico. Quando riceveremo in analogico e trasmetteremo in digitale questi disturbi scompariranno. Per ora però dobbiamo continuare così: il Comune ha chiesto la concessione delle frequenze e il ministero delle Poste non ha fatto distinzioni. Siamo considerati alla stregua di altri nostri coutenti, Servizio giardini, Protezione civile e Ama».
Esempio di situazione critica: cade un albero, interviene il Servizio giardini, ma anche le pattuglie. E mentre tentano di comunicare, sulla stessa frequenza s’inserisce un pony. Ed è il caos. «La linea diventa lenta - racconta Caioli - possono passare anche 5 minuti per contattare la Sala operativa».
Denunciati per la cera.
I vigili hanno molte richieste da fare. Prima fra tutte, la questione degli straordinari. I fondi a disposizione stanno finendo. E si vede. Ieri giorno in cui l’Estate romana proponeva due concerti di cartello, ai varchi di accesso al centro non c’era agente neanche a cercarlo con lanternino. Gabriele Di Bella, segretario dell’Ospol vuole 1000 nuove assunzioni. E si chiede: «Dove finiscono i soldi delle multe: in base all’articolo 208 del codice della strada i proventi andrebbero reinvestiti in tecnologie. Perché non è ancora successo?». Ezio Matteucci, responsabile Cgil, dice: «Se il pacchetto di proposte non sarà adeguato il conflitto sarà inevitabile». E
Sandro Biserna (Uil,) che da ieri ha dichiarato lo stato di agitazione, rilancia: «Non escludiamo di arrivare allo sciopero, ma prima ci sarà l’assemblea». E la fiaccolata in Campidoglio? «È un’idea dell’Arvu, noi non aderiremo: due anni fa la facemmo e Rutelli ci denunciò perché la cera, sostenne l’ex sindaco, aveva danneggiato la piazza michelangiolesca. Meglio evitare».
C.Mar.