I tassisti sono rimasti a bocca asciutta. A loro, dicono, è toccato il lato peggiore del Giubileo dei giovani: il caos. «Non se ne può più. Questi non hanno una lira, non prendono il taxi e come se non bastasse bloccano la strada, non ci fanno camminare», racconta esasperato Marco, in sosta a piazza Mignanelli. «Noi siamo pochi, ma qui - aggiunge Federico - non c’è lavoro. Serviamo solo a dare indicazioni, quasi fossimo vigili urbani. Non bastava il traffico invernale, adesso anche d’estate restiamo bloccati per ore e ore». Lamentele che si ripetono in tutta la città, dal centro alla periferia.
Carlo Bologna, presidente dell’associazione dei tassisti, amplifica i malumori. «Non siamo stati coinvolti nell’organizzazione delle Giornate mondiali della gioventù. La responsabilità - spiega Bologna - è del Comune, che avrebbe potuto concordare con noi servizi collettivi a prezzi contenuti per i pellegrini, ma invece ha preferito tenerci ai margini di questa iniziativa».
L.Bru.