di SANDRO GIONTI
Il Consorzio Industriale Sud Pontino e l'assessorato ai Trasporti del Comune di Formia nel mirino della Cna, la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Il presidente della sede zonale Francesco D'Arco afferma che l'agglomerato industriale di Penitro è «una giungla delle incompiute», in cui l'illuminazione «ha funzionato soltanto i primi sei mesi e da ben quattordici anni è tristemente spenta». «Quasi ogni giorno - aggiunge - si registrano sbalzi di tensione o sospensioni di corrente che creano gravi danni e problemi alle attrezzature elettroniche presenti nei vari siti industriali. La condotta fognaria e l'allaccio al depuratore non sono
stati ancora completati, come pure resta da definire l'assetto viario con un'adeguata segnaletica e una pulizia dell'intera area».
D'Arco denuncia inoltre il ritardo nel decollo dell'area artigianale, il disagio dei numerosi imprenditori che attendono ancora l'assegnazione dei terreni e le mancate promesse relative all'apertura di uno sportello bancario e di un servizio di vigilanza notturna. D'Arco e il segretario della Cna Domenico Centola accusano poi l'assessorato ai Trasporti di Formia di «inerzia e inaffidabilità» nella vertenza sulla trasformazione del servizio taxi in noleggio con conducente e sulla mancata assegnazione delle licenze del servizio di noleggio mediante autobus. I due dirigenti della Confederazione Artigianato minacciano, infine, in caso di mancato accoglimento delle istanze della
categoria, di portare tutto all'attenzione del ministro dei Trasporti.
Le accuse della Cna sul problema dei trasporti hanno provocato, però, la reazione degli operatori dei taxi a noleggio con conducente, che giudicano quello della Confederazione «un attacco sconsiderato e privo di qualsiasi riferimento». Replicano anche il sindaco Sandro Bartolomeo e l'assessore ai Trasporti Gaetano Quercia, che ribadiscono «la legittimità del comportamento dell'amministrazione» e, in merito alle dieci licenze del noleggio autobus osservano che per l'assegnazione «bisogna attendere la sentenza del Consiglio di Stato».