di GIULIO MANCINI
Correre ai ripari prima che l’effetto ingorgo si riveli un boomerang capace di
riallontanare romani e turisti dal Lido. A Ostia la prova generale d’invasione
sperimentata domenica scorsa ha messo sull’avviso amministratori, residenti e
operatori economici. Si impone la ricerca di soluzioni per smaltire gli ingorghi
e per rendere possibili gli spostamenti.
Tema centrale, dunque, la mobilità. Con l’arrembaggio al mare le strade e i
parcheggi del litorale esplodono mettendo a rischio persino la praticabilità
dei percorsi per i mezzi di soccorso. «Bisogna rendere possibili gli
spostamenti — conferma Simonetta Bertusi dell’Asshotel che riunisce i dodici
alberghi di Ostia — Certo, quella del 4 giugno è stata una giornata
eccezionale se solo si considera che nelle nostre strutture l’Air Show ha
portato il raddoppio delle presenze. Ma le domeniche balneari restano una croce
per tutti, turisti compresi».
«Siamo al collasso — ammette Roberto Gruppo, titolare del più vecchio
ristorante — perchè non vedo proprio come risolvere i problemi creati da
questo afflusso. Ostia va fortissima e i romani sono tornati in massa ma siamo
al limite della ricettività. L’ultima carta da giocare, secondo me, dovrebbe
essere quella di istituire due grandi parcheggi di scambio interni e bus navetta
di collegamento con le spiagge».
Ed è proprio questo uno dei fronti che vedono impegnata l’amministrazione
locale. Paolo Orneli, presidente della XIII Circoscrizione, ha un calendario
fitto di incontri per sciogliere il bandolo della matassa di lamiere. Oggi vedrà
i tecnici della Sta, la società dei parcheggi di Roma, domani incontrerà
l’assessore alla Mobilità Tocci, giovedì vertice con il comandante dei
vigili Marinelli, l’Ufficio tecnico e la Fintaxi dei taxibus.
Di che cosa si parlerà? «La mobilità — spiega Orneli — è un problema di
giorno ma anche con il buio. Sabato alle 3 di notte il traffico sul lungomare
era bloccato. E il 23 giugno parte anche il mare di notte negli stabilimenti
balneari». «Perciò — prosegue Orneli — stiamo elaborando con
l’assessore Tocci un piano per incentivare l’uso dei mezzi pubblici per
raggiungere la spiaggia».
La speranza generale è che non sia il solito tentativo vanificato dalla
mancanza di collaborazione dell’azienda di trasporto pubblico. E’ il caso di
ricordare, infatti, che nella domenica, giornata di maxi afflusso, l’Atac non
ha ancora una linea bus che raggiunga Capocotta da Ostia mentre la ferrovia
Roma-Lido invece di potenziare il numero di corse le riduce: le partenze dei
treni si ridimensionano dalle 107 dei feriali a 69. «Lavoreremo su tre fronti
— anticipa il presidente della circoscrizione — Individuare e realizzare due
aree, a Ponente e Levante di Ostia, da destinare a parcheggi di scambio e dove
attestare dei bus navetta diretti anche a Castelporziano e Capocotta. Mettere in
sinergia mezzi pubblici e mezzi privati, come ad esempio i taxibus al via anche
sul litorale. E, infine, destinare parte degli operatori comunali alla mobilità,
i cosiddetti ausiliari del traffico, al lavoro stagionale di affiancamento dei
vigili urbani per stroncare la sosta selvaggia e i parcheggiatori abusivi».
Con la stagione balneare ormai iniziata, si ha la sensazione di essere in
ritardo. Ma Orneli promette: «si tratta di un progetto che potrà diventare
operativo entro poche settimane». E gli operatori turistici come rispondono? «Agevolare
l’afflusso sulle nostre spiagge? Noi diciamo no: i nostri arenili sono
stracolmi e non possiamo andare oltre — risponde il presidente dell’Assobalneari,
Renato Papagni — Meglio puntare alla qualità dei clienti e distribuire le
presenze sulle località a noi vicine, come Fregene, Focene e Maccarese». Ma
non c’è più tempo per aspettare.