Martedi 6 Giugno 2000

Dopo l’invasione di domenica si corre ai ripari. Presto un piano per incrementare i mezzi pubblici
Mare, guerra agli ingorghi
Bus navette, nuovi posti auto e ausiliari di rinforzo ai vigili

di GIULIO MANCINI

Correre ai ripari prima che l’effetto ingorgo si riveli un boomerang capace di riallontanare romani e turisti dal Lido. A Ostia la prova generale d’invasione sperimentata domenica scorsa ha messo sull’avviso amministratori, residenti e operatori economici. Si impone la ricerca di soluzioni per smaltire gli ingorghi e per rendere possibili gli spostamenti.
Tema centrale, dunque, la mobilità. Con l’arrembaggio al mare le strade e i parcheggi del litorale esplodono mettendo a rischio persino la praticabilità dei percorsi per i mezzi di soccorso. «Bisogna rendere possibili gli spostamenti — conferma Simonetta Bertusi dell’Asshotel che riunisce i dodici alberghi di Ostia — Certo, quella del 4 giugno è stata una giornata eccezionale se solo si considera che nelle nostre strutture l’Air Show ha portato il raddoppio delle presenze. Ma le domeniche balneari restano una croce per tutti, turisti compresi».
«Siamo al collasso — ammette Roberto Gruppo, titolare del più vecchio ristorante — perchè non vedo proprio come risolvere i problemi creati da questo afflusso. Ostia va fortissima e i romani sono tornati in massa ma siamo al limite della ricettività. L’ultima carta da giocare, secondo me, dovrebbe essere quella di istituire due grandi parcheggi di scambio interni e bus navetta di collegamento con le spiagge».
Ed è proprio questo uno dei fronti che vedono impegnata l’amministrazione locale. Paolo Orneli, presidente della XIII Circoscrizione, ha un calendario fitto di incontri per sciogliere il bandolo della matassa di lamiere. Oggi vedrà i tecnici della Sta, la società dei parcheggi di Roma, domani incontrerà l’assessore alla Mobilità Tocci, giovedì vertice con il comandante dei vigili Marinelli, l’Ufficio tecnico e la Fintaxi dei taxibus.
Di che cosa si parlerà? «La mobilità — spiega Orneli — è un problema di giorno ma anche con il buio. Sabato alle 3 di notte il traffico sul lungomare era bloccato. E il 23 giugno parte anche il mare di notte negli stabilimenti balneari». «Perciò — prosegue Orneli — stiamo elaborando con l’assessore Tocci un piano per incentivare l’uso dei mezzi pubblici per raggiungere la spiaggia».
La speranza generale è che non sia il solito tentativo vanificato dalla mancanza di collaborazione dell’azienda di trasporto pubblico. E’ il caso di ricordare, infatti, che nella domenica, giornata di maxi afflusso, l’Atac non ha ancora una linea bus che raggiunga Capocotta da Ostia mentre la ferrovia Roma-Lido invece di potenziare il numero di corse le riduce: le partenze dei treni si ridimensionano dalle 107 dei feriali a 69. «Lavoreremo su tre fronti — anticipa il presidente della circoscrizione — Individuare e realizzare due aree, a Ponente e Levante di Ostia, da destinare a parcheggi di scambio e dove attestare dei bus navetta diretti anche a Castelporziano e Capocotta. Mettere in sinergia mezzi pubblici e mezzi privati, come ad esempio i taxibus al via anche sul litorale. E, infine, destinare parte degli operatori comunali alla mobilità, i cosiddetti ausiliari del traffico, al lavoro stagionale di affiancamento dei vigili urbani per stroncare la sosta selvaggia e i parcheggiatori abusivi».
Con la stagione balneare ormai iniziata, si ha la sensazione di essere in ritardo. Ma Orneli promette: «si tratta di un progetto che potrà diventare operativo entro poche settimane». E gli operatori turistici come rispondono? «Agevolare l’afflusso sulle nostre spiagge? Noi diciamo no: i nostri arenili sono stracolmi e non possiamo andare oltre — risponde il presidente dell’Assobalneari, Renato Papagni — Meglio puntare alla qualità dei clienti e distribuire le presenze sulle località a noi vicine, come Fregene, Focene e Maccarese». Ma non c’è più tempo per aspettare.