Abbiamo appreso con piacere che l’ipotesi di realizzare l’aeroporto a
Viterbo sta assumendo sempre di più l’aspetto della concretezza.
Come Cisl non possiamo che essere soddisfatti in quanto la realizzazione di tale
struttura era stata dal sindacato confederale richiesta già da tempo.
Infatti nel pacchetto rivendicativo che ha portato allo sciopero generale
provinciale del 29 febbraio 1996 l’aeroporto a Viterbo veniva menzionato come
necessità per uno sviluppo reale del Viterbese.
Lo studio di fattibilità che ne ha delineato le possibili caratteristiche
quanto i movimenti, flussi di passeggeri e le somme da investire confermano la
praticabilità del progetto. Diventa a questo punto necessario sciogliere
immediatamente i nodi delle due ipotesi.
Come Cisl riteniamo assolutamente senza ombra di dubbio valida una sola ipotesi
cioè quella definita “alta" che consiste nella realizzazione di uno
scalo per il traffico di aereotaxi e trasporto merci di supporto all’aeroporto
romano.
L’altro legato ad un esclusivo scalo locale, rischierebbe, a nostro avviso, di
non decollare mai. Comunque in tutte e due le ipotesi diventa non più
rinviabile realizzare quelle condizioni minime di collegamento viario e
ferroviario che da sempre fanno parte delle nostre rivendicazioni locali.
Lamberto Ricci