Lunedi 16 Ottobre 2000

Questa volta il malvivente si è fatto accompagnare da Firenze a P. Fidoni
Torna il rapinatore dei taxi:rubati di nuovo vettura e soldi

di FABRIZIO COLARIETI

Non c'è due senza tre e il rompicapo, che impegna i carabinieri di Rieti da qualche settimana, si tinge sempre più di giallo. Per ben tre volte, l'ultima sabato sera, qualcuno ha rapinato un taxi e il relativo incasso dell'autista per poi dileguarsi nelle tenebre. La stessa vicenda è avvenuta già due volte: il rituale è sempre lo stesso e le indagini cominciano a muoversi in direzione di un possibile reatino, anche se non è da escludere l'azione di un mitomane. Il rompicapo ha inizio il 21 settembre: uno sconosciuto, di media età, apparentemente senza inflessioni dialettali, prenota un taxi a Roma-Tiburtino per arrivare fino a Monterotondo, ma non contento si fa accompagnare tra Contigliano e Rieti lì, mostrando una pistola automatica, si fa consegnare l'incasso dal tassista, e poi gli ruba il taxi, che verrà ritrovato dai carabinieri appena qualche ora dopo a Terni.
La seconda e singolare rapina è avvenuta qualche giorno dopo: sempre uno sconosciuto, italiano, di media età, prenota un taxi questa volta ad Arezzo, si fa accompagnare fino a San Giovanni Reatino, lì accade la stessa cosa. L'uomo minaccia l'autista con un'arma, si fa consegnare l'incasso e ruba il taxi che però non verrà ritrovato. L'ultimo caso, sabato sera: il viaggio in taxi è più lungo del solito, ma il finale è sempre lo stesso. Il rapinatore si fa portare da Firenze fino a Sant'Elia, minaccia di morte l'autista con un coltello, gli rapina l'incasso e il taxi che viene ritrovato, da una pattuglia dei carabinieri, lungo la Salaria all'altezza di Ponte Buita. Qualcuno ha bisogno dei taxi per fuggire, ma da cosa? Che bisogno c'è di rubare un taxi per abbandonarlo qualche chilometro più avanti? Domande che almeno per ora restano senza risposta: i taxi sono stati prenotati in città distanti tra loro, ma la destinazione è sempre in provincia di Rieti, perché? Tra le tre rapine è molto probabile che esista un nesso ma, almeno per ora, il caso assume le sembianze di un vero e proprio giallo. I tre tassisti, sorpresi da questi strani comportamenti, non hanno notato, all'inizio del viaggio, nulla di sospetto nel modo di fare dei passeggeri che sono sempre rimasti in silenzio per tutto il viaggio.