Giovedi 19 Ottobre 2000

NEL MIRINO

Il terrore dei tassisti torna a colpire
Si fa portare a Rieti, quando arriva rapina gli autisti. In un mese cinque blitz

di FABRIZIO COLARIETI

RIETI — È tornato a colpire a Roma “il terrore dei taxi". Non paga la lunga corsa, minaccia l’autista con un coltello, strappa l’incasso e fugge con l’auto bianca lasciando a piedi il tassista: e alla quinta rapina in meno di un mese lo chiamano già il "terrore dei taxi". Nella capitale ha colpito al Tiburtino (21 settembre), sembrava un caso sporadico, ma ieri notte a piazza Fiume è tornato all’attacco; altri tre tassisti di Arezzo, Firenze e Arezzo ne hanno fatto le spese. Di certo c’è che abita a Rieti o dintorni, perché tutte e cinque le volte l’uomo (alto, leggera inflessione sabina, ben vestito, modi gentili) si è fatto accompagnare nel capoluogo reatino o comunque nelle immediate vicinanze.
La successione dei colpi è partita il 21 settembre proprio da Roma ed è finita - per ora - l’altra notte con l'ultimo taxi della capitale rapinato. Il copione dell’altra sera è lo stesso delle altre volte: un uomo sulla quarantina, sale sul taxi a piazza Fiume intorno alle 24, chiede di essere accompagnato nei pressi di Rieti. Lungo la Salaria, all'altezza di Ornaro Basso, nel comune di Torricella, si consuma la rapina.
Il malvivente, fin lì apparso un uomo d’affari, estrae un coltello e minaccia, N.L., 53 anni, autista di una società romana. Il rapinatore fa bloccare l'auto, si fa consegnare l'incasso (240mila lire) e fugge con l'Alfa 75 bianca. Il conducente si riprende dallo shock, chiede aiuto in un'abitazione, dà l’allarme alla Questura di Rieti.
Il 21 settembre stessa scena, ma con avvio alla stazione Tiburtina ed epilogo a Contigliano, dieci chilometri da Rieti. Unica variante: una pistola automatica invece del coltello. L’incasso rapinato è di 300mila lire. Il taxi verà poi recuperato a Terni.
Le forze dell’ordine sabine hanno a disposizione un identikit abbastanza dettagliato perché i tassisti per molte ore hanno fissato nello specchietto retrovisore il volto del malvivente: alla fine i sospetti, da quanto è trapelato, si sono ristretti ad un paio di individui che abitano nel reatino. Ma intanto il terrore dei taxi continua a colpire.