Giovedi 16 Novembre 2000

Per l’esponente dell’opposizione, i permessi sarebbero stati rilasciati solo per usufruire degli sconti sul carburante
E Ripi si scoprì il paese dei tassisti
Ci sono più licenze che a Frosinone. L’Msi denuncia il Comune alla Procura

di GIANPAOLO RUSSO

A Ripi va di moda fare il tassista. Sono ben dieci, infatti, le licenze che il Comune ha rilasciato nel corso di questi ultimi anni per questo tipo di attività. Un numero sicuramente spropositato se si considera che la popolazione è appena superiore alle 5.000 unità. Basti pensare che, ad esempio, a Frosinone, città capoluogo con una popolazione che sfiora i 50.000 abitanti, di tassisti ce ne sono nove. E le nuove licenze sono bloccate in quanto la domanda non è superiore all’offerta. Ma allora perché, a Ripi, paese senza particolari attrazioni turistiche e senza particolari sedi di istituzioni pubbliche, sono state concesse tutte queste licenze? E, soprattutto, come fanno a lavorare tutti questi tassisti in un paese così piccolo e senza peraltro alcun problema di traffico? In realtà la vocazione di tutti questi tassisti sembra che giaccia solo nel cassetto. Infatti di taxi a Ripi non ce n’è alcuna traccia.
«Questi tassisti» dichiara Giuliano Trovini ex consigliere comunale ed esponente di spicco del Msi provinciale «sono tali solo sulla carta. Per le strade, infatti, non solo non ci sono tracce della loro presenza ma non hanno neanche lo spazio a loro riservato, quello solitamente delineato con le strisce gialle. In realtà quelle persone che hanno ottenuto la licenza non esercitano la professione ma utilizzano la licenza per usufruire degli sconti sulla benzina riservati alla categoria e pertanto ne fanno un uso esclusivamente privato». Sembra, poi, che queste licenze non siano state rilasciate secondo la normativa vigente. «Le licenze sono illegittime» continua Trovini «perché non rispettano alcuni parametri come ad esempio il fatto che il richiedente debba necessariamente avere la residenza nel paese. Ma risulta infatti che molti di loro non siano di Ripi. Pertanto da maggio dello scorso anno ho esposto querela contro il Comune per avere concesso illegittimamente queste licenze».
Dal Comune, però, fanno sapere che non c’è alcuna irregolarità. «Si tratta» spiega Michele Sementilli, ufficiale dello stato civile del Comune «di licenze attribuite per uso di autonoleggio da rimessa con conducente. In pratica queste persone quando c’è richiesta operano come tassisti a pagamento senza però avere il vincolo di sostare per strada. Non sono poi dieci ma solo cinque». Ma anche se fossero cinque non sono tanti rispetto alla popolazione del paese? «In effetti» continua Sementilli «secondo la normativa vigente dovrebbero essere tre ma queste licenze sono state rilasciate anni addietro prima che uscisse la nuova legge. E’ scontato che nel momento in cui queste licenze verranno riconsegnate non ne saranno rilasciate altre. Così il numero rispetterà quello stabilito dalla legge».
Ma a far chiarezza sull’intera vicenda ci penseranno le autorità giudiziarie. L’ex consigliere comunale Trovini ha, infatti, presentato da maggio ben dieci denunce nei riguardi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Cortina, accusandola di aver compiuto atti illegittimi.