di FRANCO CAMELI
Un lavoro che sente la crisi quello del tassista, lontano anni luce dalla figura
romantica impersonata da Alberto Sordi 17 anni or sono nel film Il tassinaro.
Nella Riviera delle Palme l’attività, da qualche tempo, si è ridotta
ai due mesi estivi, concentrata alla stazione ferroviaria nel periodo del flusso
turistico balneare. Restano i coraggiosi che resistono, ma devono aguzzare
l’ingegno per proseguire l’attività.
A tessere le fila della categoria, scesa a soli 15 possessori di licenza,
l’associazione Latas (Libera associazione tassisti sambenedettesi), con
in prima fila il presidente Davide Daniele, il vice Franco Ripani e il
segretario Armando Coccia.
I problemi che affliggono i tassisti sono stati affrontati nella Sala Giunta del
Comune in un incontro tra i rappresentanti Latas, il sindaco Paolo Perazzoli e
la dottoressa Villa del settore Attività Produttive. Le proposte sono state
ascoltate dal Sindaco con particolare attenzione e il proposito di un ulteriore
incontro per verificare la fattibilità delle richieste.
Per evitare una crisi più grave, l’associazione ha esposto una serie di
servizi alternativi, di cui dovrebbe farsi carico l’Amministrazione, visto che
la categoria è regolamentata dalla statuto comunale.
«Abbiamo chiesto al Sindaco -afferma il presidente Latas Davide Daniele- di
affidarci i tratti urbani non coperti dalle pubbliche autolinee. Questo dopo
aver constatato che in alcune vie decentrate gli autobus non arrivano, ma anche
perché capita spesso di vedere pullman di alcune linee con due o tre persone a
viaggio, in questi casi il taxi potrebbe essere un valido sostituto. Altra
proposta è quella di affidarci il trasporto degli studenti dove gli scuolabus
non vanno.
Ci siamo proposti anche per svolgere servizi sociali, come il recapito a
domicilio degli anziani dei farmaci, il trasporto dei disabili e l’accompagno
presso strutture ospedaliere dei pensionati bisognosi di terapie. La nostra
categoria sta attraversando una crisi irreversibile, se vogliamo salvarla
dobbiamo trovare soluzioni alternative e il Sindaco è parso disponibile al
superamento dell’emergenza.
Infine - conclude Daniele - abbiamo suggerito l’istituzione di un vigile fisso
alla stazione, per dare un senso di sicurezza a chi arriva e per sbrogliare il
traffico quando i viaggiatori trasbordano dal treno ai pullman, alle auto
private a ai taxi».