E’ stato definito «l’ultimo Moicano dei tassisti di Formia»: non intende assolutamente rinunciare al suo lavoro. E’ Franco Guido, 70 anni, che, in barba alle disposizioni comunali, continua a guidare il suo taxi - il n.10 - e a svolgere il quotidiano servizio. Fin dal ‘97, però, il Comune ha trasformato il servizio taxi in noleggio con conducente, invitando tutti gli addetti del settore ad adeguarsi alle nuove disposizioni. 14 tassisti su 15 l’hanno fatto: solo il signor Franco, non si è ancora rassegnato a togliere la scritta “taxi" dalla sua macchina gialla. E continua a trasportare i clienti dalla stazione ferroviaria ai vari alberghi della città o
viceversa. Non mancano certo i viaggi fuori città ed è per questo che, 6 mesi fa, ha acquistato a Roma una nuova vettura per «migliorare il servizio». La macchina però è ancora bloccata nella Capitale e vi rimarrà finchè non si troverà una soluzione alla complicata situazione. Dal Comune continuano a sollecitare il «rinnovo annuale dell’autorizzazione per l’esercizio di noleggio con conducente da rimessa, con servizio non di linea su area pubblica per il 2000», mentre Franco Guido non si stanca di ripetere: «Lasciatemi fare il tassista». «La legge dello Stato me lo consente – spiega serio - io non voglio fare altro mestiere che questo. Mi dà soddisfazioni e di
garantire un servizio ad una città turistica. Un braccio di ferro, insomma. Se il Comune appare deciso a non tornare sulle proprie decisioni, la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa ha preso le difese del signor Franco. In un durissimo comunicato, Giuseppe Cannavale della C.N.A critica la scelta di «privare un Comune di 35 mila abitanti, di un servizio fondamentale. Il nostro intervento – scrive - sarà teso a tutelare gli interessi soprattutto degli utenti e di una categoria. Invitiamo perciò Sindaco e amministrazione a modificare al più presto il regolamento approvato e a dare a tutti la possibilità di poter scegliere tra tassisti e
n.c.c.».
Sa. Cer.