Venerdi 19 Febbraio 1999 |
L’annuncio del ministro all’Ambiente
«Entro il ’99 solo ”verdi” i motorini in vendita»
di CLAUDIO MARINCOLA
ROMA - Se avete un vecchio motorino «usatelo con moderazione». Il consiglio viene dal ministro all'Ambiente, Edo Ronchi. Accompagnato da un annuncio importante: entro l'anno due terzi dei motorini in vendita saranno "verdi". Ma questo è soltanto un aspetto della strategia che un pool di tre ministeri ha messo a punto in accordo con esperti ed enti locali.
Ambiente, Trasporti e Lavori pubblici presenteranno un piano generale per le grandi aree urbane. Prevede incentivi per le biciclette e per le amministrazioni che acquisteranno veicoli a gas o elettrici, parcheggi, car pooling, accordi con taxisti. Nelle aziende nascerà una nuova figura: il responsabile della mobilità. Ai Trasporti pubblici andranno 2.200 miliardi di lire per finanziare progetti già presentati da 14 città.
Ma torniamo alle due ruote, argomento che sta a cuore a 9 milioni di italiani. I costruttori, messi alle strette anche dai dati diffusi di recente dall'Istituto nazionale della Sanità, hanno accettato quello che fino a ieri rifiutavano: produrre da subito motorini in regola con la Direttiva europea in vigore dal prossimo giugno. La fase "Euro2", che prevede un livello di emissioni inquinanti ancora minore, verrà anticipata di un anno. E a partire dal 2001 viaggeremo finalmente su due ruote omologate a tempo indeterminato.
Il protocollo d'intesa prevede per le case produttrici un altro boccone da digerire: la riomologazione dei modelli che pur essendo ancora in vetrina non sono a norma. Un paradosso: fino a qualche mese venivano venduti con gli incentivi, ora dovranno tornare in fabbrica. Nessuna certezza invece per la marmitta catalitica, che pure riduce gli effetti dei gas di scarico. «Per dirlo - ha spiegato ieri Ronchi, nel corso di una conferenza stampa, al ministero - aspetto i risultati ufficiali che verranno forniti dal CNR».
Il ministro verde crede molto nell'elettrico e sta per concludere un accordo per dotare le città di colonnine. Per dare l'esempio, nella sede del ministero, in via Cristoforo Colombo, verrà installato dall'Enel un parcheggio per mezzi elettrici. I dipendenti potranno servirsene.
L'idea guida che ispirava i progetti precedenti era far scendere gli italiani dall'automobile per farli salire sugli autobus o sui tram. Se non è stato un fallimento poco ci manca: dal 1992 al '97, nonostante un incremento di trasporto pubblico del 18%, si é avuto un calo di passeggeri del 12%. E ora si tentano altre strade: un decreto sta per mettere a disposizione delle pubbliche amministrazioni che acquisteranno mezzi a basso impatto ambientale 118 miliardi. Per mettersi in moto basta spingere un interruttore.